a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Nel bel mezzo del terzo millennio la tecnologia ci aiuta ormai ad ogni passo della vita. Partimmo da lontano, con i personal computer che aiutavano le truppe militari americane nell’ingegnosa arte della guerra, e siamo arrivati oggi agli smartphone, fedeli compagni di merende dal risveglio all’ultimo minuto della giornata.
Non più semplici telefoni, ma macchine infernali e pronte ad agevolarti qualsiasi compito: foto e video, ad esempio.
Ne deve sapere qualcosa Gonzalo Higuain, immortalato la scorsa mattina da un telefono qualsiasi mentre, reduce da una nottata in giro a far baldoria, litiga furiosamente con un tifoso.
Il ragazzo argentino gli chiede una foto, il Pipita dice no, così il primo comincia a ricordargli dei numerosi rigori falliti nel corso della stagione tra Napoli e Argentina provocando l’ira del nostro, che come un moderno Achille si lancia alla ricerca della preda.
“Borra el video o te arranco la cabeza” sarebbero state le parole pronunciate da Higuain. Cancella il video o ti stacco la testa. Un invito non proprio gentile ma che rende l’idea del fatto.
È solo l’ultima delle mille peripezie di quest’anno solare del Pipita. Dalla finale persa ai Mondiali di un anno fa, alla stagione altalenante in maglia azzurra, fino all’altra finale persa con la nazionale argentina,quella dell’ultima Copa America.
Tante occasioni fallite, rigori sbagliati, in mezzo tanto gossip con le modelle di mezzo mondo che entrano ed escono dalla sua stanza e, per ultima, la mezza rissa al sorgere del sole. C’è da dire, a scusante dell’attaccante napoletano, che è in vacanza; nessuno può quindi biasimare le sue ore piccole né altre abitudini libertine.
Higuain veste i panni del Pipiter Pan, Ibiza è la sua Isola che non c’è. Ma Gonzalo vuole crescere, ed in fondo è già cresciuto: 29 gol nell’ultimo anno, in mezzo a tante critiche e mugugni. Sono numeri che non lasciano spazio all’interpretazione, perchè l’argentino è solo un patrimonio per il Napoli e per Sarri che se lo tiene stretto.
Stiamo davvero mettendo in dubbio uno dei più forti al mondo per le poche défaillance in un anno così lungo?
La verità se la tiene stretta in tasca il nuovo allenatore azzurro: Higuain deve solo ritrovare il sorriso, solo allora diventerà ancora più forte di quello che già è.