Nella prima notte di Carlitos Tevez con la maglia del Boca Juniors alla Bombonera contro il Quilmes di fatti interessanti se ne sono verificati molti. Al di là dell’ottima prestazione dell’ex Juventus, l’occhio degli sportivi è caduto su uno degli avversari: Rodrigo Gomez. Che il suo calcio fosse un mix di sprint e tecnica si era capito da diverso tempo, ma la crescita degli ultimi mesi è stata davvero esponenziale. A Perez e Monton sarà venuto il mal di testa nel tentativo di frenare le sue accelerate, mentre a noi il bisogno di consigliarlo al grande pubblico.
BIOGRAFIA&CARATTERISTICHE – Nato il due gennaio del 1993 a Santa Fe, Gomez vive il suo primo approccio col calcio nel club Las Flores II, militando nel campionato ‘Lega Santafesina’. Tuttavia nel 2012 su esplicita richiesta di Ricardo Lombardi viene tesserato dall’Argentinos Juniors, club con il quale compirà il suo debutto nel massimo campionato argentino. Nei due anni successivi all’acquisto il giovane centrocampista diventa una pietra preziosa sugli esterni nonché un giocatore chiave anche in zona goal, ragion per cui nonostante la giovane età viene investito titolare indiscusso della formazione. Nel 2014 il più glorioso Independiente riesce a convincere El Semillero ad acquisirne metà cartellino per ben 5 mln di dollari. Nella squadra di Jorgé Almiron tuttavia Gomez non trova spazio poiché non rientra nei piani del tecnico, ragion per cui il club decide di ascoltare le numerose offerte per il giocatore e lo cede in prestito annuale al Quilmes con diritto di riscatto. Dall’allenatore Falcioni è stato immediatamente messo al centro della scena e si è ripreso il soprannome di Droppy, il quale gli era stato affibbiato precedentemente per la sua intelligenza raffinata. Rodrigo Gomez, infatti, è un centrocampista dall’ottima tecnica di base ed il buon dialogo con la sfera. In mezzo al campo si distingue principalmente per la straordinaria corsa e la gestione degli spazi di sua competenza. Viene per di più impiegato come esterno offensivo di destra/ala in un 4-2-3-1, nonostante abbia una buona attitudine anche difensiva, rivelandosi prezioso come ruba-palloni. Non di rado tende ad arretrare rispetto alla sua posizione e comporre con Canelo, esterno sinistro, un centrocampo a cinque.
NOTIZIE DAL FUTURO – In Sudamerica Rodrigo Gomez è chiamato anche Demonio de Tazmania per la sua rapidità in campo e gli estimatori sono veramente molti. Il giovane talento vorrebbe avere la possibilità di dimostrare al club che attualmente detiene il suo cartellino, l’Independiente, di meritare tale maglia. Non è da escludere, tuttavia, che a partire dalla sessione di calciomercato di gennaio il suo nome possa risuonare anche in Europa e giungere presto a scorrazzare dalle nostre parti.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)
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