COLPI DI JENIUS – I 5 motivi per cui Allan non è ancora un calciatore del Napoli

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Una trattativa serrata che sembra quasi una guerra di posizione: avanzo io, avanzi tu, poi di nuovo io e ancora tu.
Ma lo scontro alla fine arriva, e lì vincerà solo chi sarà più pronto, chi avrà più volontà.
Sembra tutto questo l’affare Allan, con il Napoli che pare avere già le mani sul brasiliano da settimane, ma l’annuncio ufficiale slitta ogni giorno a quello successivo.
Il perché se lo chiedono in tanti, noi abbiamo cercato una risposta.

1 – Il contratto. Le solite, lunghe, immense pagine di un contratto che blocca i calciatori e porta avanti trattative che si potrebbero chiudere in due giorni.
Siamo certi che i procuratori di Allan non stiano lasciando al caso alcuna postilla. D’altronde, De Laurentiis docet…

2 – La penna. Una delle più irriverenti motivazioni trovate nel web, forse quella della penna non è una scusante. Mettete che Chiavelli è amante della pena nera e gli agenti del calciatore sono arrivati solo con quella blu. Come si fa?

3 – Dimaro. È da giorni che sentiamo oramai “Allan in arrivo in ritiro a Dimaro”, eppure a Dimaro nessuno l’ha visto. Che nessuno sappia la strada per la Val di Sole?
In questo caso andrebbe aggiunto al contratto anche la dotazione di un bel navigatore satellitare.

4 – Inler-bis. O forse ADL non si fida pienamente del suo vecchio compagno di merende Pozzo. Uno che qualche anno fa ha mandato a Napoli Inler in cambio di 18 mln di euro, con tanto di maschera da leone e presentazione in grande stile.
Forse stanno cercando la maschera giusta anche per Allan. Quale animale sarà stavolta?

5 – Il caffè. Dopo l’esaltante scenetta comica in cui Sarri arriva in campo a Dimaro con tanto di macchinetta di caffè pronta, pare che Allan, da buon brasiliano, sia stato mandato prima in patria per portare a Napoli la miscela giusta.
Questione d’aroma, che i tifosi sperano più dolce possibile.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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