Mirko Valdifiori è carico come non mai. La grande occasione è finalmente arrivata, dopo tanti anni di lavoro e sacrifici. Un punto di partenza e non di arrivo, questo è il Napoli per il regista ex Empoli, carico e sorridente, pronto per affrontare le pressioni del caso: “Per me è una grande occasione dopo tanti anni di gavetta. Ringrazio il presidente, che ha deciso di puntare su di me. Il fatto che ci sia Sarri mi aiuterà visto che già so cosa chiede ai suoi calciatori. Il mister, però, non regala niente, e dovrà guadagnarmi la sua fiducia con il lavoro e gli allenamenti. Sono bello carico, non vedo l’ora di indossare questa maglia“.
MAURIZIO SARRI – Anni fantastici insieme: all’Empoli hanno condiviso una promozione e una stagione ad altissimi livelli. E ora insieme anche a Napoli, in questa nuova ed entusiasmante avventura: “Sarri l’ho visto come sempre: dice sempre ciò che pensa. Sta iniziando a trasmettere le sue idee di gioco, che è l’aspetto fondamentale. Il gruppo lo segue e questo gli dà carica. Il calcio di Sarri è un calcio aggressivo, che mira ad un rapido recupero di palla per puntare poi alla porta. E’ un tipo di gioco che va capito. Stiamo lavorando per farci trovare pronti per il campionato. Sarri cura tutti i dettagli in maniera maniacale da sempre, lo faceva anche ad Empoli. Lo abbiamo fatto anche l’anno scorso e questo ci ha aiutato a fare un grande campionato“.
RUOLO – Regista puro, che detta i tempi alla squadra e fa pulizia in mezzo al campo. Al Napoli, un giocatore così, serviva e non poco. Ma Valdifiori non si tira indietro di fronte alla possibilità di ricoprire altri ruoli: “Ho fatto bene da centrocampista centrale in questi anni, ma se il mister mi chiede altro posso adattarmi. E’ ovvio che le mie caratteristiche sono quelle del regista, è lì che mi sono espresso melgio“.
UN SOGNO CHE SI AVVERA – Con il sorriso sempre stampato sul volto, Mirko Valdifiori sa che per lui è una grande opportunità: “Sono sorridente perché sono felice di essere qui: indossare questa maglia è motivo d’orgoglio. Dobbiamo avere la consapevolezza di essere ormai una grande del campionato italiano, che va in campo sempre con l’idea di vincere. Mi dà stimoli e voglia di fare. Ho sempre creduto in me e nella possibilità di arrivare in Serie A. Ci sono arrivato con l’Empoli, che non finirò mai di ringraziare, poi dopo la ciliegina sulla torta con l’esordio in Nazionale e poi ora il Napoli. E’ un sogno, ma io voglio lavorare per far durare questo sogno il più possibile”.
DE LAURENTIIS – Accoglienza speciale per lui anche da parte del presidente: “Era presente anche a Castel Volturno, mi ha messo a mio agio e mi ha detto belle parole. Quando un presidente ti accoglie a braccia aperte è un attestato di fiducia importante“.
MAREK HAMSIK – Lo slovacco, un simbolo per Napoli e per il Napoli, giocare con lui, per Valdifiori, è motivo d’orgoglio: “Giocare con Hamsik è motivo di grande soddisfazione: è un giocatore che ha fatto benissimo qui a Napoli sia in Serie A che in Europa“.
IL DRONE – Tecnico tecnologico Sarri, che ha portato a Napoli la novità del drone per curare al meglio tutti i dettagli: “L’avevo già visto ad Empoli, gli permette di guardare di sera i movimenti che facciamo e poi fare degli accorgimenti il giorno successivo. E’ la routine, il mister cura di dettagli“.
INSIGNE TREQUARTISTA – Un trequartista vero e proprio non c’è, ma per il momento, nel 4-3-1-2 provato da Sarri, si è distinto il folletto azzurro: “Insigne si è calato bene nella parte del trequartista, è bravo ad inserirsi. Il modulo lo sceglierà il mister“.
MIGLIORARSI – Rispetto alla passata stagione, c’è un aspetto da migliorare nel suo modo di giocare: “Uno deve sempre cercare di migliorarsi: devo cercare di più il tiro e fare qualche gol in più che può essere utile alla squadra“.
SAN PAOLO – Valdifiori non sta più nella pelle: non vede l’ora di scendere in campo e godere dell’entusiasmo del San Paolo: “Non vedo l’ora di scendere in campo al San Paolo: quando ho giocato con l’Empoli sono rimasto impressionato dall’ambiente“.
HIGUAIN – Gli errori dal dischetto, una Coppa America che sfugge dalle mani. Nello spogliatoi del Pipita, però, non si parla: “Non vedo l’ora di conoscerlo, di lui non si parla nello spogliatoio. Dispiace quando un compagno perde una finale di una competizione importante”.