a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
È uno dei motivi ricorrenti delle estati azzurre. Anno dopo anno, stagione dopo stagione e, propriamente, acquisto dopo acquisto.
La difesa del Napoli da anni non consente ai tifosi azzurri di dormire sogni tranquilli. Non che ci siano grandi acquisti da poter fare in giro, ma gli interpreti della fase passiva azzurra hanno dimostrato negli ultimi anni diverse difficoltà che hanno poi relegato il reparto napoletano tra i peggiori in media dell’intera nazione.
Non fatevi abbindolare dai numeri; interpreti di livello non c’erano neanche nell’era mazzarriana della difesa a 7. Il sistema, però, in quel caso consentiva alla squadra di subire meno e ripartire in contropiede. Meccanismo che nel biennio rafaelita ha completamente fallito.
E allora ecco che anche all’alba dell’era Sarri punto focale del calciomercaro resta il pacchetto difensivo azzurro.
Date per certe le partenze di Henrique e Britos, operazioni in uscita che arrivano in estremo ritardo, la rosa al servizio di Sarri dovrà avere a disposizione almeno quattro centrali di ruolo, a cui probabilmente aggiungere il giovane Sebastiano Luperto, talento della Primavera azzurra che ha esordito in Serie A al termine dello scorso campionato e che potrebbe tornare utile anche in prospettiva europea.
Quindi, ai sicuri Albiol e Koulibaly, il Napoli ha necessità di muovere almeno una se non due operazioni in entrata in tal senso; ecco perché torna in auge nelle ultime ore il nome di Davide Astori, 28enne dal basso costo, ma anche dalle qualità che non esaltano la piazza. Una vera e propria Astori(a) infinita, quella del difensore di proprietà del Cagliari con l’azzurro, accostato al Napoli sempre negli ultimi anni ma poi mai sbarcato sotto il Vesuvio.
Non solo al centro, però, perché il reparto arretrato azzurro avrebbe bisogno di ritocchi anche sugli esterni.
Il nome di Darmian entusiasmava tutti, ma pare che il Manchester United abbia superato il Napoli nella corsa all’esterno del Torino, e allora mettiamoci una croce sopra.
Virare su Vrsaljko significa avere la necessità di un esterno che prenda il posto di Christian Maggio, ma la valutazione fatta dal Sassuolo non aiuta la trattativa.
A sinistra tutto chiuso se dovessero restare sia Ghoulam che Strinic; il primo, che sembrava potesse cambiare aria qualche settimana fa, s’è ripreso il cuore dei tifosi nelle ultime ore con le sue parole: “Andare in un grande club? Sono già in un grande club”.
Aspettiamoci dunque grandi manovre nella zona più arretrata del campo; senza dimenticare che l’acquisto più importante in difesa potrebbe essere quello di Pepe Reina, uno che di fasi difensive ne ha viste tante.
Sarri sa già che dovrà lavorare parecchio per restituire al Napoli quell’equilibrio mai avuto.
Perché se è vero che gli attacchi vendono i biglietti e le difese vincono le partite, la nuova strada azzurra non può non partire dalla propria area di rigore.