Soli pochi giorni ed il ritiro della Società Sportiva Calcio Napoli avrà inizio.
Nella splendida cornice della Val di Sole, i ragazzi di Mister Sarri daranno il via ad un nuovo ciclo.
Sotto il sole cocente di luglio, abbracciati dai caldi raggi di agosto, si fanno nomi e si azzardano pronostici.
Sarri, un uomo venuto dal nulla ed il Napoli che cerca una nuova strada.
“Scurdammoce ‘o passato simme ‘e napoli paisà” ci ricorda un canto popolare.
E’ ritornato Pepe Reina, è arrivato Valdifiori e ci ha lasciati Walter Gargano, fine prestito per Michu.
Michu chi? Chiederete voi … Lasciamo perdere va!
Il trentino adotta gli azzurri dall’11 al 29 luglio, in programma tre amichevoli.
I dilettanti del Trentino, la cara squadra del FeralpiSalò ed un’amichevole con una squadra di spessore.
Ad agosto, molto probabilmente, le amichevoli non si svolgeranno al San Paolo.
Il Sudafrica in prima battuta e la Francia poi ospiteranno gli azzurri.
Dal concerto di Vasco a quello di Jovanotti il 26 luglio, il manto erboso ne uscirà distrutto.
La manutenzione resta della Società azzurra, eppure il Comune ha incassato per il primo concerto dello scorso 3 luglio ben 50 mila euro ed una provvigione del 5% sul totale dell’incasso.
Il manto non è in ottime condizioni, il 26 luglio è lontano e per ritornare ad essere come l’abbiamo lasciato ci vuole tempo e cura.
“Il PSG chiede Higuaìn, 40 mln e nel pacchetto include Lavezzi” mi scrive Enrico.
Dare peso a tutti i nomi e alle possibili opzioni è come fasciarsi la testa prima di essersela rotta.
Eppure il ritorno del Pocho non sarebbe poi così male ma le minestre riscaldate non hanno mai avuto un ottimo sapore.
Higuaìn, croce e delizia.
Le fazioni crescono, la schiera dei sostenitori del Pipita sferra colpi a quelli che non lo considerano un campione.
Provare a monitorare il suo percorso durante questa ultima stagione non regala un’ottima visione.
Un vero campione è incisivo, devastante, utile alla causa.
Un campione dello spessore di Gonzalo Higuaìn, del costo del suo cartellino e dello stipendio che intasca.
Non dico che debba gonfiare la rete ogni partita, ma almeno ogni due.
Dai preliminari di Champions alle partite di campionato.
Dalle semifinali di Europa League a quelle della Coppa Italia.
Non è il rigore, anzi i rigori sbagliati, che fanno di lui un calciatore.
Ma la verve, il carisma, lo spirito trascinatore e l’anima da leader, tutto questo rende un uomo un campione.
Non deve essere per nulla semplice portare il peso di una finale sulle spalle.
Sarà per questo motivo che la Società gli ha concesso tre settimane di vacanza.
Come lui Zuniga e Vargas, si uniranno al gruppo a ritiro quasi ultimato.
Zuniga, si, proprio lui, il 18 fantasma. In Cile ha macinato km sui campi e sudato la maglia, quella della sua Nazionale ovviamente.
Vargas, profeta in patria e capocannoniere della competizione con 4 reti, ritorna in azzurro.
L’Europa, il clima, il calcio nettamente differente lo riportano nel limbo.
Venderlo non sarebbe poi una cattiva idea.
Vrsaljko, Allan, Saponara, Soriano, Darmian e la lista continua fino al 31 agosto.
Ogni contratto dura mesi, pagine e pagine che annoiano prima ancora di averle lette, un acquisto come un parto. Lungo e doloroso.
Ma siamo un popolo nato per soffrire.
Forse non arriverà nessuno dei nomi decantati, tanto rumore ed il nulla.
Gli effetti scenici per il solito fumo negli occhi e fuochi d’artificio per rendere felici i bambini.
Ma una gioia, dico una sola gioia, la meritiamo anche noi. Non credete?
Aspettiamo fiduciosi, la fine del mercato non è poi cosi lontana.
Per ora elaboro un piano per un colloquio a quattrocchi con il Mister.
Rafting o pedalata, la Val di Sole, sarà un’ottima alleata.
Abbiate fiducia, non può mica piovere per sempre.
di Anna Ciccarelli
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I commenti migliori della settimana saranno pubblicati nell’articolo che uscirà la settimana successiva. Perché noi donne passiamo con disinvoltura dal tacco 12 ai 12 tacchetti… voi uomini sapreste fare il contrario?
