@NCLIVE – Carlos Sanabria: “Zuniga è un perno per Pekerman, ma ha bisogno di continuità”

a cura di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

 

Formalmente nella rosa azzurra dello scorso anno era presente anche Camilo Zuniga, realmente di lui si sono viste solo poche tracce. Buona parte della stagione il giocatore colombiano l’ha trascorsa a fare i conti tra ospedale e palestra a causa dell’infortunio al ginocchio, rispetto al quale si era anche ipotizzato l’utilizzo di cellule staminali. Verso il termine della stagione, tuttavia, è tornato a disposizione di Rafa Benitez ma dal tecnico è stato utilizzato in modo molto più che sporadico. Intorno alla questione sono sorti tanti punti di domanda e le certezze sono state poche: probabilmente l’allenatore spagnolo non lo riteneva parte integrante del suo progetto, ma nella Colombia di Pekerman il suo posto da titolare non è mai stato messo in discussione. Nella recente edizione della Copa America, giunta al termine ieri sera, la Selezione Cafetera è arrivata ai quarti di finale e Zuniga ha giocato con continuità. Cos’è che non torna, allora? La redazione di Napolicalciolive.com ha discusso in merito con Carlos Sanabria, conduttore televisivo di NTN24 e direttore di Colombia Digital.

 

Come mai un giocatore che non ha avuto continuità col proprio club è stato titolare in una manifestazione così importante?

Questa domanda è la stessa che ci siamo posti in Colombia. La questione è che Zuniga è stato protagonista di un processo di crescita in tutte le selezioni inferiori dei Cafeteros fino a quella maggiore e fin dall’arrivo di Pekerman sulla panchina della Nazionale è stato sempre al centro del suo progetto.

Perché così importante nel gioco del ct?

Si potrebbe dire che la base del gioco esplosivo ed offensivo che si è consolidato con il tempo per la Colombia si debba proprio a Zuniga e Pablo Armero, i due laterali. Negli ultimi tempi a causa della lesione e del ruolo da subordinato che ha vissuto nel Napoli, per Camilo l’unica possibilità di giocare è stata proprio con la Nazionale, nella quale ha sempre ritrovato la fiducia del tecnico e la centralità rispetto al resto dei giocatori.

La sua annata complicata al Napoli che opinioni ha generato tra i tifosi cafeteros?

Sia la stampa che i supporters hanno criticato la scelta di Pekerman di schierarlo subito titolare e mantenere fermi i suoi punti di riferimento nonostante alcuni membri della squadra non abbiano trascorso un’annata significativa nel proprio club. La situazione di Zuniga è valsa anche per Armero, Zapata, Cuadrado. Nonostante siano tutti buoni giocatori non hanno comunque svolto un ruolo di prima scelta nelle rispettive squadre.Probabilmente l’intento di Pekerman è stato anche quello di cercare di recuperarli.

Il rapporto di Zuniga con i tifosi del Napoli in quest’anno non è stato sempre idilliaco. Come si relazionano invece i colombiani?

La gente tratta Zuniga con molto rispetto. E’ un giocatore amato, molto allegro, umile e carismatico. Nella recente Copa America è stato un calciatore chiave, nonostante il suo momento. E’ stato impiegato come laterale destro ed in assenza di Sanchez, lo ha sostituito come centrocampista di prima linea per marcare Messi ed annientare il gioco dell’Argentina nei quarti di finale. Certo, dal dischetto ha fallito ma comunque ha aiutato a far raggiungere il pari alla Colombia in partita in corso.

Quali sono le prospettive future, secondo lei, per Zuniga?

In Colombia ci si aspetta che possa andare in una squadra che gli consenta di avere maggiore continuità, in primo luogo perché ne beneficerebbe anche la Nazionale ed ovviamente poi per il bene della sua carriera, considerato che in patria viene ritenuto uno dei migliori laterali destri del mondo.

 

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