Carlitos Tevez al Boca Juniors, Javier Saviola al River Plate, Pepe Reina al Napoli. Più che una sessione di calciomercato quella che si sta avvicendando sembrerebbe essere un romantico film sugli amori ricongiunti. Lontani si può anche stare, ma non per troppo tempo. Il Napoli ha ufficializzato pochi minuti fa il rientro del portiere spagnolo in azzurro, preannunciato da Napolicalciolive.com poco più di un mese fa, dopo un’annata trionfante (essenzialmente per il palmares, ndr) al Bayern Monaco. Lo scorso anno le parti si erano malinconicamente salutate con dei titoli di coda estivi che avevano già il retrogusto di un arrivederci, piuttosto che un addio. Il feeling tra la piazza e l’estremo difensore di Madrid è stato fin da subito tangibile: un colpo di fulmine rimarcato dalle esultanze in stile bomber e le folte comitive di amici made in Naples che Reina si è trascinato anche fuori dai confini italiani. Si può semplificare dicendo che esistono giocatori che vanno, che arrivano e poi la lista esigua di quelli che non riescono proprio a varcare l’uscio e quindi restano o ritornano.
BIOGRAFIA – Di presentazioni lo spagnolo non ha eccessivo bisogno: basta scorgere la lista delle sue ex squadre e relativi trofei per riconoscerne la stoffa di un eletto. Partito nel 1995 dalle giovanili del Barcellona, Reina è rimasto in blaugrana fino al 2002, scalando le varie tappe prima di giungere in prima squadra. Successivamente viene ceduto in prestito al Villareal, ma in realtà non metterà più piede in quel del Barça. Per tre stagioni, infatti, affronta la Liga con il sottomarino giallo, conquistando tra l’altro due Coppa UEFA. La vera svolta, tuttavia, arriva lontano dai confini della patria, precisamente in Inghilterra. Arrivato nel 2005 nel gruppo dei Reds, vi resta fino per ben otto anni. Il suo esordio preannuncia la sorte fortunata che avrà di lì in poi: la prima partita con il Liverpool è in Champions League, rubando la maglia da titolare ad un certo Dudek. Per due anni consecutivi verrà premiato con i Guanti D’Oro della Premier League nonché con il riconoscimento di giocatore dell’anno, ed aggiungerà altre tre Coppe alla sua lista. L’ultimo anno a Liverpool non è dei migliori: le sue doti cominciano ad essere messe in discussione ed i malumori non fanno altro che alterare un equilibrio già precario. Complice l’arrivo a Napoli del suo maestro Rafa Benitez, Reina accetta il trasferimento in prestito annuale nella città partenopea. Esperienza più che fruttuosa che, al di là della Coppa Italia sollevata al cielo, consentirà al portiere di ritrovare fiducia e centralità all’interno di un progetto. Problemi di ingaggio, tuttavia, interrompono il rapporto: Reina rientra a Liverpool ma viene acquistato a titolo definitivo dal Bayern Monaco. Il tempo di mettere in bacheca un titolo nazionale e provare un’ulteriore esperienza vincente, prima di tornare al posto giusto: sotto le pendici del Vesuvio. Erano da mesi che la trattativa tra Napoli e Pepe andava avanti (a patto che si siano mai realmente arrestati i contatti) ed oggi è stata annunciata la sua buonuscita.
CARATTERISTICHE – La specialità del suo repertorio è sicuramente l’abilità coi piedi. Nonostante la sua posizione sia tra i pali, Reina tende ad essere fondamentale nel disegno tattico della difesa, poiché può essere considerato un uomo in più nello schieramento dei centrali per i servizi palla che offre ai compagni di reparto. Un libero aggiunto, si potrebbe definire, sforna-assist. Puntuale, attento ma soprattutto carismatico.
DOVE GIOCHERA’ – Indipendentemente da quelli che saranno i compagni di reparto, Pepe Reina torna a Napoli per vestire senza dubbio la maglia da titolare. Al di là delle indiscutibili doti tecniche di cui è dotato, il portiere spagnolo si è rivelato nella stagione napoletana un punto di riferimento per lo spogliatoio ed anello di congiunzione con la piazza. Il suo carattere da leader dentro e fuori dal campo ha aiutato e giovato alla personalità della squadra. Non di rado, infatti, è stato l’uomo che più di tutti si è dilettato in discorsi da gruppo in occasioni di stampo e positivo e negativo. La sua assenza nel corso della stagione appena terminata si è in tal senso particolarmente sentita: all’ultimo Napoli di Rafa Benitez è mancato carattere e solidità, e né Andujar né Rafael sono riusciti nella missione di dare sicurezza ai compagni della difesa. Pepe Reina può essere l’uomo giusto per fare da chioccia ai portieri del futuro azzurro, in primis Luigi Sepe, se dovesse esordire con la maglia del Napoli, o chiunque accompagnerà lo spagnolo nella nuova tratta in azzurro. Fugato ogni dubbio rispetto alle indiscrezioni che vedevano il suo rientro legato alla permanenza di Benitez, è il caso di dire che Napoli e Reina siano due innamorati che si ritrovano dopo una pausa di riflessione, dalla quale escono con una sola certezza: lontani si può stare, ma insieme si sta decisamente meglio. Bentornato, Pepe, nell’unico posto giusto.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)