TOP&FLOP – I centrocampisti: stagione negativa, si salvano in pochi. Hamsik e Gargano positivi

AC Chievo Verona v SSC Napoli - Serie A

 

Il centrocampo è stato uno dei tanti punti deboli di questa stagione azzurra. Gli scarsi investimenti fatti in estate e la disorganizzazione tattica dovuta alle scelte di Benitez hanno inciso sul rendimento dei mediani. Il 4-2-3-1 non risalta le buone qualità di molti calciatori presenti in rosa. NapoliCalioLive.com analizza la stagione dei centrocampisti partenopei e li divide in ‘Top’ e ‘Flop’.

 

CENTROCAMPISTI TOP

Hamsik 6 – L’addio di Rafa Benitez è un sollievo per lui. Nonostante molte prestazioni al di sotto della media, però, resta una stagione sufficiente per il campione slovacco. Tanti gol e tanti assist, ma anche tante prestazioni incolori. Da lui ci si aspetta molto di più. Sufficienza piena.

Gargano 6 – Spegne le critiche iniziali a suon di buone prestazioni, ma le qualità tecniche non sono delle migliori. Gargano si fa apprezzare per la grinta che mette in campo e le doti da leader dello spogliatoio. Stagione positiva.

CENTROCAMPISTI FLOP

De Guzman 5,5 – La sua avventura a Napoli inizia molto bene ma nella seconda metà di stagione le prestazioni calano paurosamente. Negli ultimi mesi non gioca per un fastidioso infortunio (almeno questa è la versione ufficiale!). Da rivedere.

David Lopez 5,5 – Voluto a tutti i costi da Benitez dopo l’ovvio rifiuto dell’irraggiungibile Mascherano, alterna buone prestazioni a partite sconcertanti. Le sue doti migliori sono la prestanza fisica e l’interdizione. Va in difficoltà quando deve impostare l’azione: sbaglia spesso passaggi facili e rischia di mettere in pericolo l’intera squadra. Può migliorare.

Inler 5 – In quattro anni di Napoli non ha mai fatto valere i 18 milioni spesi per acquistarlo. Benitez gli preferisce la coppia Gargano-Lopez e lo svizzero finisce quasi sempre in panchina. Appare in difficoltà sia in attacco che in difesa. Stagione negativa.

Jorginho 5 – Il modulo di Benitez non è adatto alle sue qualità. In questo anno e mezzo è riuscito a malapena a far intravedere le sue ottime potenzialità. E’ spesso discontinuo e non riesce a prendere per mano la squadra, cosa che farebbe ogni grande regista. Mediocre.

 

A cura di Mario D’Amiano

 

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