Annata calcistica 2014/2015.
Juan Camilo Zuniga, esito: promosso senza debiti formativi.
La stagione del terzino colombiano del Napoli, volendo fare un paragone, è stata proprio come l’annata scolastica di uno studente che latita in classe per 9 mesi, e poi con uno sprint finale riesce a racimolare quei 6 stentati, che gli permetteranno di godersi un’estate senza pensieri.
Così Zuniga, in grado di rendersi fantasma per una stagione intera in azzurro, ma resuscitato giusto in tempo per la Copa America (la vacanza premio del nostro studente “modello”). L’ultimo 6 che mancava al nostro eroe colombiano glielo ha assegnato José Néstor Pekerman, selezionatore della Nazionale colombiana, che senza alcuna riserva lo ha convocato per il torneo sudamericano.
E a buona ragione, guardando le prestazioni del suo terzino. Parrebbe che Camilo sia “bravo, ma non si impegni” solo quando sulla pelle ha l’azzurro, mentre quando è ricoperto dell’oro colombiano si trasforma in un ragazzino spensierato, pronto a giocare a calcio con gli amici, lontano dall’assillo di compiti a casa e interrogazioni.
Agli addetti ai lavori e ai tifosi più che ricordi di sue giocate, quest’anno resteranno solo domande. Era davvero infortunato il buon Camilo? Oppure Benitez ha approfittato del problema fisico, mai superato del tutto, per avallare altre scelte tecnico-tattiche? Oppure è stato lo stesso Zuniga a volersi preservare per la Copa America, evitando di scendere in campo nell’ultimo rush finale del Napoli in campionato?
Interrogativi che resteranno probabilmente senza risposta.
Ottenuta la promozione e la convocazione in Nazionale, non resta che sperare che lo splendido terzino che si sta ammirando in Copa America, torni in azzurro con la stessa voglia di sgasare sulla fascia, lasciandosi dietro gli avversari, i suoi problemi fisici e i misteri legati ai suoi ultimi due anni a Napoli.
di Vincenzo Matino (Twitter: @vincenzomatino)