COLPI DI JENIUS – Montella, l’aeroplanino esonerato e senza destinazione che piacerebbe ai napoletani

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Si è chiusa in un attimo la lunga storia d’amore tra Vincenzo Montella e la Fiorentina. Tre stagioni fianco al fianco, tre volte il quarto posto raggiunto, tanti infortuni e tante soddisfazioni.
L’avventura in viola di Montella si chiude in un modo forse non troppo elegante, ma necessario: “È mancata la fiducia”, si legge dal comunicato della società.
La fiducia per un allenatore che, dopo l’esordio alla Roma, l’anno record a Catania e, appunto, le tre stagioni in Toscana, vuole ora puntare ancora più in alto e cambiare quota.

TORRE DI CONTROLLO – Non sarà facile, però, capire quale sia la torre di controllo che può farlo atterrare. Potenzialmente il suo contratto con la Fiorentina sarebbe scaduto nel 2017, ma siamo sicuri che Vincenzino non vorrà aspettare due stagioni per tornare in panchina.
Il valzer degli allenatori sembrava aver coinvolto anche lui ga dall’inizio, ma le due più ardite pretendenti, Milan e Napoli, sembrano oggi già coperte con gli arrivi di Mihajlovic a Milano, ormai ufficiale, e Sarri in azzurro, che non sa ancora di ufficialità, ma poco ci manca.
Quale, allora, la sua destinazione?
Le annate a Firenze hanno fatto si che le attenzioni per lui venissero anche dall’estero, con club inglesi che si sono interessati alle sue prestazioni; lui che da calciatore l’Inghilterra l’ha già conosciuta, quando nel 2007 passò dalle parti del Fulham per una breve apparizione chiusa comunque in positivo.

TRA SARRI E MONTELLA – A Napoli, nel frattempo, la piazza ha accolto con gaudio l’esonero dell’Aeroplanino. I napoletani vedrebbero di buon occhio, infatti, un suo arrivo in città. Un ritorno, anche per chi come lui a Napoli non ha mai giocato nonostante le sue origini.
Il momento storico della squadra, poi, sposerebbe perfettamente le idee del tecnico: siamo grandi, ma non lo sappiamo, e non abbiamo ancora il coraggio di crederci, di mettere tutto in un progetto vincente.
Il nome di Montella ha riportato in poche ore l’entusiasmo in città, quell’entusiasmo vitale nelle cose del pallone e che a Napoli manca da un po’ di mesi.
Non convince pienamente dunque il nome di Sarri: la scommessa grande di ADL che rischia di far saltare in un modo o nell’altro il banco degli azzurri. Anche lui napoletano di nascita e poi formatosi altrove.
Sarà comunque un ritorno a casa, in questa seconda settimana di giugno che ha portato in città un calore strano, dettato dalle temperature che avvicinano l’estate e dalle aspettative di una piazza che vuole conoscere il suo nuovo condottiero.
Come nell’antica Roma, dove i capi militari trascinavano le legioni sotto l’insegna di un’aquila che è pronta a spiccare il volo. Come un Aeroplanino qualsiasi, pronto a sedersi su una nuova panchina e a riprendere quota.

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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