Da “Rafaeliti” a “Emeryti” il passo può essere più breve di quel che potreste pensare.
Unai Emery, 44 anni, è sicuramente il nome più caldo di questa prima parte di estate pallonara, il più vicino al Napoli nelle scorse ore, dopo che sulla panchina azzurra sono velocemente passati (in ordine) Mihajlovic, Montella, Spalletti e poi Klopp.
Una esagerazione di allenatori, il Napoli dovrà quindi sfogliare la margherita. E trovare un degno sostituto a chi negli ultimi due anni è riuscito a entrare nel cuore dei tifosi con le parole prima ancora che coi fatti.
La voce che vuole Emery al Napoli non è poi così una boutade. Non quanto quella che alcune ore prima avrebbe voluto sulla panchina azzurra l’ex Borussia Klopp, almeno.
Il tecnico spagnolo, allenatore del Siviglia appena diventato campione di Europa League per la seconda volta di fila, sarebbe affascinato da una nuova sfida, in un campionato non troppo lontano da casa e con una squadra che, comunque sia, negli ultimi anni ha saputo farsi notare in ambito nazionale e internazionale.
Gli stessi dirigenti del Siviglia si erano detti “sollevati” dal non aver incontrato gli azzurri in semifinale dopo il sorteggio che aveva previsto la Fiorentina sul loro cammino.
Purtroppo, almeno in campo, i destini delle due squadre non si sono incrociati, ma De Laurentiis parrebbe convinto nel puntare sul profilo internazionale di un tecnico che ha fatto bene con poco, con risorse ampiamente alla portata anche del Napoli.
Due successi internazionali di fila non sono un caso: e anche se in campo nazionale il Siviglia non può dirsi completamente soddisfatto – in un campionato dove i primi tre posti sono praticamente quasi irraggiungibili – molti top club europei si sono interessati a Emery.
Perché? Perché il tecnico nativo di Hondarribia ha saputo negli anni dare una forma alla squadra, allevare ottimi elementi dal vivaio, soprattutto puntare su giocatori semi-sconosciuti che hanno poi rivelato grandi doti e sono arrivati sotto l’occhio vigile delle grandi europee.
La grinta e il carattere sempre deciso ne fanno un Klopp meno nordico ma sanguigno allo stesso modo.
Ora che il ciclo al Siviglia parrebbe terminato, c’è un solo ostacolo da battere: la prospettiva di giocarsi la tanto meritata Champions che invece a Napoli mancherebbe.
Riuscirà ADL a convincerlo con un progetto degno e con le cifre che sono venute fuori nelle ultime ore?
La clausola per liberare il tecnico è assolutamente alla portata, e chissà che il suo arrivo non dia nuova linfa ad un progetto che sembrava tramontare con l’addio di Benitez.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)