Il momento della verità è arrivato. L’ultima spiaggia: la Champions è lì, serve battere la Lazio domani sera in un bollente San Paolo. I biancocelesti, dopo un’annata eccezionale, stanno affrontando l’ultima parte di stagione un po’ in sordina: la sconfitta in finale di Coppa e nel derby ne sono una prova.
ALLENATORE – Arrivato in punta di piedi nei pressi di Formello, fra le critiche ingiustificate di tifosi e addetti ai lavori. Ha saputo prendere per mano la squadra e portarla a lottare per un posto in Champions: obiettivo quasi inimmaginabile a inizio anno. Lavoro tattico e psicologico da applausi il suo, nonostante una rosa non proprio esaltante. Nella ultime uscite, però, la sua è sembrata una squadra scarica, forse stanca dopo un’annata di grande intensità. E ora il terzo posto è appeso ad un filo.
COME GIOCA – 4-2-3-1
Marchetti; Basta; De Vrij, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo (Cataldi); Candreva, Mauri, Felipe Anderson; Klose.
Punti di forza: Squadra compatta e tatticamente ordinata. Diversi gli schemi utilizzati, ma i risultati sono sempre stati gli stessi. L’ex tecnico del Bologna ha evidenziato una sorprendente capacità di leggere le partite e di correggere i dettagli durante la gara: emblematico il match di Coppa Italia, quando gli è bastato scambiare gli esterni per colpire ed eliminare il Napoli. Decisiva anche la valorizzazione di gente come Felipe Anderson e Biglia, considerate meteore prima dell’arrivo di Pioli e ora punti cardine dello scacchiere. Indispensabile anche la quantità e la qualità di Marco Parolo, talismano vero del centrocampo.
Punti di debolezza: Difetti sul piano tattico ce ne sono pochi. Su altri aspetti invece ce ne sono eccome: ad un passo dall’obiettivo, l’inaspettato calo, fisico e psicologico. La finale di Coppa Italia persa con la Juve, la sconfitta nel derby maturata solo negli ultimi minuti di gioco. Con un po’ di attenzione in più, Yanga-Mbiwa non avrebbe riaperto la corsa alla Champions per il Napoli. Pioli dovrà lavorare su questo, sia per il match di domani che per la prossima stagione.
L’UOMO CHIAVE – Felipe Anderson potrebbe decidere la partita in qualsiasi momento, ma non sta di certo attraversando il miglior momento fisico. Instancabile e intramontabile, invece, è Miroslav Klose, il campione del mondo con il record di gol nei Mondiali. Basta perdere la concentrazione per cinque secondi e te lo ritrovi a tu per tu con il portiere. Vuole chiudere al meglio un’ottima stagione, condita da 12 reti che ne fanno il capocannoniere della squadra. A dargli una mano anche l’infortunio di Djordjevic, che ha praticamente annullato qualsiasi tipo di competizione in avanti. Occhio anche al destro infuocato di Antonio Candreva, senza dimenticare le bestie nere Parolo e Mauri.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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