#JUVENTUSNAPOLI – La cronaca del match: sconfitta per 3-1 che brucia. La Champions è attaccata ad un filo

juvenapoli insigne

 

di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

Una sconfitta che lascia in bocca l’amaro, quello che rimanda tutto il discorso a lunedi prossimo, quando la Lazio potrebbe sbattere fuori definitivamente dal discorso Champions il Napoli.
Con la Juve che ha la testa alla festa scudetto e che scende in campo con ampio turnover, il Napoli manda in campo una squadra corta e pronta a ripartire: Insigne, Callejòn e Mertens a sostenere Higuain.
Ma il disegno tattico prospettato da Rafa Benitez salta, almeno nel primo tempo: il Napoli parte bene nei primi minuti, ma poi è la Juve a venir fuori. Tra le due squadre in campo, sembra quella bianconera a dover fare la partita e a dover prendersi punti fondamentali per un obiettivo stagionale, con gli azzurri – oggi in magia jeans – abulici e svogliati per quasi tutti i 45’ della prima frazione.
La squadra di Allegri vive sulle fiammate degli uomini con maggior qualità: Pogba tiene le redini di un centrocampo privo di Pirlo e Vidal, Marchisio porta avanti la causa, e soprattutto la retroguardia dei padroni di casa tiene benissimo Higuain, praticamente trasparente per tutto il tempo passato in campo.
Neanche un quarto d’ora e crollano le prime speranze azzurre: giocata di fino di Coman al limite dell’area, Pereyra lasciato tutto solo da un grossolano errore di Ghoulam e Britos è limito di battere a rete e siglare il vantaggio.
Nessuna reazione per gli azzurri al gol subito, col Napoli che dà l’impressione di essere impietrito sotto i colpi del gioco juventino, capace di prendersi il campo senza strafare.

L’intervallo sta a pennello sulle motivazioni napoletane: Benitez lascia negli spogliatoi Higuain inserendo Gabbiadini, e la manovra azzurra nella ripresa sembra migliore.
E proprio insieme alle sensazioni di speranza crescente arriva il pari ospite: rigore fischiato per un mani goffo di Asamoah, Insigne si fa parare il tiro da Buffon, ma Lòpez e lesto a ribattere e siglare il pari.
L’1-1 dà nuova linfa al Napoli che sembra addirittura avere la supremazia del campo nei minuti centrali della ripresa. La Juve ci prova quasi sempre in contropiede e quasi sempre con conclusioni alte; prima Marchisio poi Coman sono imprecisi quando trovano scoperta la retroguardia napoletana. David Lòpez rischia la doppietta, ma Buffon si supera, poi ancora lo spagnolo e Hamsik sbagliano il raddoppio in un minuto.
Nel momento migliore arriva il raddoppio della Juve: al 78’ magia di Sturaro che dal limite si beve Albiol e batte ancora Andujar. Cala il gelo su un Napoli convinto che la partita potesse essere sua. Negli ultimi dieci abbondanti di gioco gli azzurri ci provano, poi perdono la testa: la prova la dà Britos, che in pieno recupero regala una testata a Morata e alla Juve un rigore e un uomo in più. Pepe si presenta dal dischetto e fa 3-1 dando il là alla festa bianconera.

Per il Napoli, invece, la notte fonda: la speranza Champions per gli azzurri è appesa ad un filo giallorosso chiamato Roma. Alla Lazio basterà un punto nel derby per tenersi il terzo posto e rendere l’ultima gara interna al San Paolo solo uno stupido esercizio di retorica, che serva da commiato per tecnico e qualche giocatore.

 

TABELLINO
JUVENTUS-NAPOLI 3-1

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Barzagli (dal 46’ Bonucci), Ogbonna, Asamoah; Pogba, Marchisio (dal71’ Pirlo), Sturaro; Pereyra (dal 79’ Pepe); Morata, Coman
A disp.: Storari, Rubinho, Evra, Chiellini, De Ceglie, Vidal, Llorente, Matri, Tevez. All.: Allegri

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez, Gargano (dal 79’ Jorginho); Insigne (dal 68’ Hamsik), Callejon, Mertens; Higuain (dal 46’ Gabbiadini).
A disp.: Rafael, Colombo, Henrique, Strinic, Inler. All.: Benitez

Arbitro: Banti di Livorno

Marcatori: 13’ Pereyra, 50’ David Lopez, 78’ Sturaro, 93’ Pepe (R)

Ammoniti: 49’ Asamoah, 83’ Coman

Espulsi: 91’ Britos, 91’ Morata

 

 

 

 

 

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