dal San Paolo Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Qualche fischio e molta delusione, quella che accompagna il Napoli verso la gara col Cesena. In un San Paolo discretamente pieno – figlio anche dei prezzi accessibili dei ticket – arriva la vittoria degli azzurri per 3-2 contro un Cesena coriaceo e mai domo, regolato solo dalla serata di grande verve di Mertens, unico a salvarsi dal torpore generale e dalla mezza contestazione del pubblico che fa capolino a più riprese da più parti.
E il primo tempo non fa altro che accreditare le tensioni tra tifosi e campo: il Napoli parte bene, ma il possesso prodotto al limite dell’area romagnola non va oltre uno sterile giro palla. Il Cesena, che pare sceso in campo con la veste di agnello sacrificale, dà invece spinta al suo dinamico 4-4-2, spinge sulle fasce con Carbonero e Tabanelli e trova addirittura il gol al quarto d’ora col chirurgico sinistro di Defrel che batte un incolpevole Andujar.
Lo svantaggio scuote il Napoli, che ribalta la situazione in due minuti, quelli dal 19’ al 21’: prima Mertens approfitta del liscio di Volta per siglare il pari, poi ancora il belga – nettamente il migliore in campo – imbandisce la tavola per un Gabbiadini che deve solo favorire, prima di marcare il vantaggio.
Il 2-1 sembra però bastare ad un Napoli che nel successivo quarto d’ora non fa altro che giochicchiare e combinare poco. Nulla in più di un Cesena che non sposta gli equilibri del campo, e spesso prova da lontano, come fa Brienza dopo la mezz’ora. Prima dell’intervallo, però, arriva la sorpresa: quando mancano pochi secondi al duplice fischio, Volta scodella al centro il pallone che un liberissimo Defrel spinge in rete per la doppietta personale e il gol numero nove in campionato.
Non cambia molto nella ripresa. Il Napoli fraseggia e costeggia l’avversario senza scopi, poi c’è Mertens che trascina tutti e toglie ancora una volta le castagne dal fuoco. Al 57’ è ottima l’intesa con Hamsik in area di rigore, così come altrettanto ottima è la realizzazione del belga che sul palo più lontano colpisce Agliardi. Il Cesena ci prova solo una volta, con una bella rovesciata di Brienza, a cercare il terzo pari, ma stavolta non ci riesce. E il Napoli, che dà spazio anche ad Higuain (ingresso tra cori di incitamento e qualche fischio), non riesce a trovare il colpo del definitivo ko. Koulibaly trova il tempo di farsi ammonire e salterà la gara con la Juve. Una gara decisiva, dunque, dal momento che dallo Juventus Stadium passeranno le sorti azzurre.
TABELLINO
NAPOLI-CESENA 3-2
NAPOLI 4-2-3-1: Andujar, Mesto, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lòpez, Jorginho; Callejòn, Hamsik (dall’82’ Insigne), Mertens (dall’89 Gargano); Gabbiadini (dal 66’ Higuain).
A disp: Rafael, Colombo, Strinic, Henrique, Britos, Maggio, Inler, Duvàn. All. Benitez
CESENA 4-4-2: Agliardi, Volta, Capelli (dal 73 Rodriguez), Krajnc, Renzetti; Tabanelli (dal 57’ Lucchini), Cascione, De Feudis (dall’82’ Cazzola), Carbonero; Brienza, Defrel.
A disp: Leali, Bressan, Nica, Djuric, Succi, Perico, Dal Monte, Zè Eduardo. All: Di Carlo
Arbitro: Irrati di Pistoia
Marcatori: 15’ Defrel, 19’ Mertens, 21’ Gabbiadini, 46’ Defrel, 57’ Mertens
Ammoniti: 6’ Volta, 42’ Ghoulam, 71 Capelli, 76’ Koulibaly
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