La batosta di giovedì fa malissimo. Uno shock che qualche tifoso ancora non ha superato. Forse anche qualche calciatore, ma è il momento di tirare fuori gli attribuiti, mettere da parte i rimpianti e concentrarsi su questa maledetta Champions. Al San Paolo, domani sera, arriverà il già retrocesso Cesena di Di Carlo, che di certo non ha alcuna voglia di regalare punti.
ALLENATORE – Ci ha provato davvero a rialzare il Cesena e portarlo alla salvezza. Ci ha provato, si, perché la sua squadra ha lottato fino alla fine, nonostante l’evidente divario tecnico con le altre. Ma l’inevitabile retrocessione è arrivata aritmeticamente domenica scorsa, dopo la vittoria dell’Atalanta a Sassuolo di domenica scorsa. Domenico Di Carlo è intervenuto a stagione in corso per ridare un’identità ai bianconeri: a tratti ci è riuscito, ma non sempre l’impossibile diventa possibile.
ROSA
PORTIERI:
Nicola LEALI, Federico AGLIARDI, Walter BRESSAN.
DIFENSORI:
Costantin NICA, Stefano LUCCHINI, Massimo VOLTA, Luka KRAJNC, Bjorgvin MAGNUSSON, Gabriele PERICO, Daniele CAPELLI, Francesco RENZETTI.
CENTROCAMPISTI:
Luca VALZANIA, Luigi GIORGI, Carlos CARBONERO, Giuseppe DE FEUDIS, Andrea TABANELLI, Emmanuel CASCIONE, Gaby MUDINGAYI, Riccardo CAZZOLA, Nico PULZETTI, Josè ZE EDUARDO.
ATTACCANTI:
Alejandro RODRIGUEZ, Franco BRIENZA, Milan DJURIC, Davide SUCCI, Guido MARILUNGO, Gregoire DEFREL.
COME GIOCA – 4-3-1-2
Leali; Perico, Capelli, Krajnc, Renzetti; Carbonero, Cascione, Mudingayi; Brienza; Defrel, Rodriguez.
La permanenza in Serie A sarebbe già stata di per sé un miracolo. Si, perché il Cesena ha non poche lacune, soprattutto a livello tecnico. Dal punto di vista tattico, invece, con Di Carlo c’è stato un netto e sostanziale miglioramento, come era prevedibile. Squadra operaia, che cerca di colpire in ripartenza viste le qualità dei suoi uomini offensivi. Difesa con uomini di esperienza, ma non sempre attenta. Anzi, togliamo il sempre. Da elogiare è sicuramente l’atteggiamento mentale di questo Cesena, sempre pronto a dare il massimo. Eppure elementi che potrebbero far male non mancano, a partire dal “vecchietto” Franco Brienza alla freschezza fisica e tecnica di Defrel e Carbonero. Purtroppo per il Cesena il miracolo non è arrivato. Ma occhio, perché questa squadra non molla. E soprattutto ora può lottare esclusivamente per salvare la faccia.
L’UOMO CHIAVE – Capocannoniere della squadra, a 35 anni suonati. A conferma che nella nostra Serie A sono sempre quelli più “anziani” a fare la differenza. Parliamo, ovviamente, di Franco Brienza, trequartista tascabile con il sinistro magico. Ha lasciato l’Atalanta dopo tanto tempo per provare a rilanciarsi a Cesena: lui il suo l’ha fatto, e forse anche di più. Attenzione anche ai due talenti della rosa, il francese Defrel e Carbonero: entrambi con gamba, forza e rapidità. In contropiede possono fare malissimo.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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