Come un castello di carte che crolla prima dell’ultima. Crolla così il Napoli, che spegne le proprie speranze europee in una serata amarissima a Kiev, contro un Dnipro che fa e disfa, che si prende la qualificazione con 180 minuti giocati al limite della perfezione.
Napoli presuntuoso e abulico, incapace di avere la meglio di un avversario che, in tempo di pronostici, tutti davano per spacciato.
Il bello del calcio è anche questo.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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