GLI EUROAVVERSARI – La Cenerentola ucraina

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Questa sera il Napoli si ritroverà ad affrontare il Dnipro nella semifinale di ritorno di Europa League. Gli azzurri dovranno dimostrare di aver dimenticato il pareggio e i veleni di Parma, provando a superare un turno che, almeno all’inizio, pareva poter essere agevole. Si riparte dall’1-1 del San Paolo. Andiamo a scoprire tutti i dettagli dei prossimi avversari:

ALLENATORE – Myron Markevyč, discreta carriera da calciatore conclusa a soli 26 anni per un gravissimo infortunio. Poi, da tecnico, un continuo cambio di panchine fino ad aprire nel 2010 una breve parentesi con la nazionale ucraina. Allena il Dnipro dal 2014, sostituendo il dimissionario Juande Ramos. Cavalcata sorprendente quella del suo Dnipro, che è riuscito ad eliminare squadre del calibro di Olympiacos, Ajax e Club Brugge.

COME GIOCA – 4-2-3-1

Boyko; Fedetskiy, Luchkevych, Douglas, Léo Matos; Kankava, Cheberyachko; Bezus, Rotan, Konoplyanka, Seleznyov.

Un calcio pulito quello del Dnipro, sistematico. Di certo non spettacolare, ma ordinato dal punto di vista tattico. Poche le individualità che possono spaccare in due le difese avversarie, ma in fase offensiva la manovra è sempre accompagnata dai quattro (tre trequartisti e un attaccante). Modulo speculare a quello azzurro, ma il modo di interpretare la gara è parecchio diverso. Questo Dnipro preferisce farsi attaccare per poi spingere in ripartenza e colpire con la rapidità degli esterni: in particolare con la qualità di Konoplyanka, unico vero talento di spicco dello scacchiere. Inoltre il tecnico Markevyč può contare su una solida difesa, composta da interpreti di grande esperienza: un esempio è Chygrynskiy, con un breve passato anche al Barcellona. Basti pensare ai soli due gol subiti nelle ultime dieci partite. Un grande punto di forza del Dnipro è l’imbattibilità fra le mura amiche. Ok, non proprio amiche: per motivi di sicurezza i biancoblu sono costretti a giocare allo stadio Olimpiyskyi di Kiev, ma il risultato è lo stesso.

L’UOMO CHIAVE – Lo abbiamo appena citato. Classe 1989, già da tempo nel mirino di grandi club europei, fra cui qualche italiana. Jevhen Konoplyanka merita sicuramente una particolare attenzione da parte dei difensori del Napoli. Gioca prevalentemente sull’out mancino, così da poter rientrare al centro e verticalizzare e/o calciare. Calciatore fuori dal normale anche perché destro o sinistro non fa differenza. Grande qualità nel dribbling e rapidità di gambe importante. Non segna molto (8 gol in stagione in 36 gare, solo 1 in EL), ma occhio agli assist: ne ha serviti sei fra campionato e Coppe, 2 in Europa League.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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