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Roberto Donadoni fa dietro front, e nel day-after di Parma-Napoli prova a calmare gli animi e ad evitare un’indagine della procura federale: “Dopo lo sfogo di ieri preferisco metterci una pietra sopra. Capisco i calciatori che dicono cose sciocche per la trance agonistica e non credo che volessero che gli regalassimo la partita, ma è inconcepibile una reazione analoga da parte di chi era in tribuna. Parma-Napoli? Non credo che la testa dei giocatori del Napoli fosse altrove, sono stato anche io un calciatore e so cosa significa, può essere che a livello inconscio affrontare una squadra ultima in classifica e che è già retrocessa possa far calare l’intensità che poi, peró, nel secondo tempo si è vista riaffiorare. Ma si devono fare i conti anche con l’avversario che, come il Parma, quando affronta squadre importanti ha stimoli maggiori ed ecco che poi i valori in campo possono sorprendere.
Nel secondo tempo non ci aspettavamo una reazione del genere dal Napoli che ha valori tecnici importanti, ha giocatori di qualità e di primissimo livello che quando si mettono in moto rappresentano un pericolo costante. Noi abbiamo cercato di lottare con tutte le nostre energie e forze, con tutta la determinazione possibile, il fatto inconscio di affrontare giocatori pericolosi ti porta a difendere più che a offendere. Non siamo stati bravissimi nella gestione della palla anche quando era possibile e questo ha concesso troppo possesso palla al Napoli e chiaramente quando la palla la hanno gli avversari sei sempre un po’ in balia e costretto a subire. In qualche frangente abbiamo anche cercato di sorprenderli, di approfittare di qualche spazio che ci hanno lasciato, ma non siamo stati freddi nelle conclusioni detto questo, il risultato del match è stato positivo e la prestazione è stata di spessore e questo era importante per i ragazzi.
Quello che è il senso della parola offendere in termini calcistici mi piace, tutto il resto lo trovo di basso spessore. Voglio chiudere il discorso, è lecito pensare che certe cose non accadano e che non si arrivi a tanto, ma preferisco metterci una pietra sopra. Quest’anno abbiamo attraversato di tutto è di più, questo non vuole esser un alibi ma è un dato di fatto è certi episodi non aiutano. Ieri il Napoli si giocava un’occasione importante per avvicinarsi sempre di più ad un obiettivo, ma credo che lo stesso Napoli abbia gioito quando il Parma è riuscito a strappare un pareggio alla Roma. Ieri è successo l’opposto, saranno sati contenti i romanisti, ma questa è la legge del calcio e quindi i risultati li devi guadagnare sul campo come è giusto che sia non bisogna aspettare che qualcuno ti regali qualcosa, nemmeno una squadra retrocessa e fallita.
A fine partita ho avuto una reazione forte ma è finita lì, il capitolo è chiuso abbondantemente. Detto da chi è fuori e osserva la partita è semplice dire che il Napoli sia stato un po’ monotematico ma in campo ci sono dei protagonisti da una parte e dall’altra che ti costringono anche a fare determinate cose. Conoscere le caratteristiche di una squadra ti porta a cercare delle contromisure. Il club azzurro ha cercato di fare quello che poteva, poi la giocata individuale in alcune circostanze diventa fondamentale come è stato sul secondo gol del Napoli. Siamo sati un po’ ingenui anche sul primo gol, lo abbiamo regalato con un appoggio fatto in maniera superficiale ed imprecisa e questo con giocatori di qualità e di classe che sono nella rosa azzurra vuole dire pagare dazio.
Non credo che il Napoli volesse che il Parma gli regalasse la partita, sono stato calciatore e so che significa vedere la possibilità di un traguardo e per un motivo o per l’altro non riuscire a raggiungerlo, le reazioni poi possono essere differenti. La foga agonistica in campo spesso ti porta a dire cose sciocche ma quello che non deve succedere è che chi è in tribuna e che quindi dovrebbe avere la mente un po’ più lucida perché non affaticata dalla sforzo fisico, abbia una tale reazione. L’esasperazione è un po’ l’ingrediente della nostra vita quotidiana e questo non aiuta nessuno, non è una giustificazione ma i nostri tempi sono questi ed io che sono il primo a sbagliare mi arrabbio perché ci si accorge che si fa poco per migliorare le cose. Spesso ci sono frasi farcite di belle intenzioni ma poi i fatti non corrispondono.
Se la Procura Federale aprisse un caso sugli episodi di questa partita mi sembrerebbe un’ assurdità , vorrebbe dire aggiungere sciocchezze su sciocchezze.
Non ho nessun motivo per non tifare per il Napoli in Europa League, trovo di brutto gusto e di poco spessore chi pensa di ottenere un risarcimento sulle disgrazie altrui. Il Napoli è una squadra italiana e se riuscirà ad andare avanti in questa competizione sarò felice, chi ragiona al contrario è solo un piccolo uomo”.
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