E’ un Napoli rabbioso dopo il furto subito contro il Dnipro. La testa resta concentrata sull’Europa League, ma non va perso di vista l’obiettivo Champions in campionato. Appuntamento domani sera al ‘Tardini’, dove ad aspettare gli azzurri c’è un Parma già in B e con una situazione societaria ancora tutta da definire. Occhio però all’orgoglio dei ducali: per info chiedere alla Juve.
ALLENATORE – Nonostante tutto, Roberto Donadoni è rimasto lì, senza stipendio e senza alcun tipo di motivazione. E’ rimasto ad allenare il Parma anche in una situazione tremendamente surreale, con l’ambigua parentesi Manenti e le varie rescissioni contrattuali dei calciatori. Una piccola soddisfazione se l’è tolta, battendo i campioni d’Italia della Juventus. Una soddisfazione che, però, non salva la stagione e non salva il Parma.
ROSA
PORTIERI:
Alessandro IACOBUCCI, Pavol BAJZA, Antonio MIRANTE.
DIFENSORI:
Giuseppe PRESTIA, Alessandro LUCARELLI, Andrea COSTA, Fabiano SANTACROCE, Pedro MENDES, Mattia CASSANI, Andrea RISPOLI, Massimo GOBBI, Zouhair FEDDAL.
CENTROCAMPISTI:
Antonio NOCERINO, Mc Donald MARIGA, Francesco LODI, Silvestre VARELA, Abdelkader GHEZZAL, Andi LILA, Josè MAURI, Daniele GALLOPPA.
ATTACCANTI:
Cristobal JORQUERA, Massimo CODA, Raffaele PALLADINO, Ishak BELFODIL
Allenatore: Roberto DONADONI.
COME GIOCA – 3-5-2
Mirante; Mendes, Lucarelli (Costa), Feddal; Gobbi, Mauri, Jorquera, Nocerino, Varela; Palladino (Coda), Ghezzal.
Si fa quel che si può. Donadoni ha provato ad ottenere il massimo dai suoi calciatori, ma i limiti sono evidenti e la testa è sempre stata da tutt’altra parte. A farla da padrona è un’evidentissima fragilità psicologica, oltre a quella tecnica. La squadra non esiste, non c’è. Alcuni hanno mollato, altri sono rimasti con la speranza che la stagione finisca il prima possibile. In estate, probabilmente, sarà diaspora. Intanto, però, il campionato va portato a termine. Difesa raccapricciante con 66 gol subiti, attacco da 27 reti (peggio solo il Chievo con 25). I singoli non sarebbero nemmeno così scarsi: Mauri, Nocerino, Jorquera e Varela potrebbero tranquillamente giocare in una qualsiasi altra squadra di Serie A. Con l’atteggiamento giusto il Napoli può portare a casa i tre punti senza troppa fatica, ma occhio a sottovalutare l’impegno.
L’UOMO CHIAVE – Non c’è. O almeno, troppo difficile individuarlo in questo momento, in una squadra ormai senz’anima. Chi ha sicuramente salvato la faccia è il giovanissimo Josè Mauri, che è finito già nel mirino di diversi club italiani e non. Suo il gol decisivo nella vittoria contro la Juventus. E’ giovane ed ha qualità, merita sicuramente tutt’altro palcoscenico.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)