Nessun accenno al clamoroso errore arbitrale da parte della Uefa sul suo sito ufficiale. Analizzando il match di ieri sera tra Napoli e Dnipro, il sito dell’unione calcistica europea parla di ‘Napoli ingenuo e sprecone‘. Ecco l’analisi della Uefa:
Un pari beffa che complica, e molto, la strada verso Varsavia. Il SSC Napoli non va oltre l’1-1 contro il FC Dnipro Dnipropetrovsk nella semifinale d’andata di UEFA Europa League. Un risultato sorprendente, figlio dei gol nella ripresa di David López e Yevhen Seleznyov e dei tanti errori sottoporta di Gonzalo Higuaín.
Che non sarebbe stata una passeggiata era chiaro fin dalla vigilia, ma forse, nonostante le dichiarazioni del prepartita, neanche Rafael Benítez si aspettava un Dnipro così ben organizzato tatticamente. Nel tentativo di far girare velocemente palla in mezzo al campo e cercare di sorprendere gli ucraini con qualche verticalizzazione, il tecnico spagnolo affida le chiavi del centrocampo a Jorginho, in campo a sorpresa al posto di Gökhan Inler. Il regista italo brasiliano, però, pecca di personalità e raramente riesce a innescare gli attaccanti azzurri.
Ci prova di più Lorenzo Insigne, di nuovo titolare in una notte europea dopo le ultime buone uscite in campionato, ma troppo spesso le sue giocate per i palati fini sono tanto spettacolari quanto sterili. È comunque il Napoli che fa la partita, tentando di innescare José Callejón e Faouzi Ghoulam sulle fasce. Il protagonista del primo tiro del match, dopo dieci minuti, è però Insigne, palla che s’infrange sul palo alla destra di Denys Boyko che pure sembrava sulla traiettoria.
È l’unico squillo di una lunghissima fase di studio, interrotta solo al 22’ da un’invenzione di Higuaín che lancia Insigne palla a terra: il numero 24 prova a sorprendere il portiere ucraino con un tocco di prima intenzione ma la sfera si perde sul fondo. L’occasione del Napoli dà la stura al match. Il Dnipro comincia a giocare anche nella trequarti azzurra e al 23’ Jaba Kankava impegna Mariano Andújar con un gran destro da fuori area.
Tenta di alzare il ritmo il Napoli, troppo contratto e poco incisivo in avanti. Benítez chiede anche ai terzini di accompagnare la manovra e Ghoulam sfonda più di una volta sulla fascia, ma i suoi cross non sono mai precisi per Higuaín stretto nella morsa dei possenti difensori centrali ucraini. Il Dnipro, così, riesce a controllare bene le rare folate azzurre e chiude il primo tempo senza concedere altre occasioni.
Il calcio, però, è strano. Tanto è stato attento il Dnipro nella prima metà della gara, tanto è colossale l’ingenuità che regala il vantaggio al Napoli cinque minuti dentro la ripresa. Su calcio d’angolo di Insigne dalla sinistra, López salta più in alto di tutti e il San Paolo esplode di gioia. Un gol a sorpresa, realizzato forse dall’uomo meno atteso, mai a segno nelle prime 35 uscite con la maglia azzurra.
Forte del vantaggio, e della spinta incessante del suo pubblico, il Napoli ha subito l’occasione buona per raddoppiare. Sull’assist in profondità di Marek Hamšik al 55’, però, Higuaín si fa ipnotizzare da Boyko, bravo e fortunato nel deviare con i piedi il diagonale del Pipita. Il copione si ripete al 60’: nuova fuga di Higuaín sulla destra, stoccata in diagonale e respinta con i piedi del portiere ucraino. Fallite due chiare occasioni da gol, il Pipita prova anche a vestire i panni dell’assistman, ma la conclusione a rimorchio di Callejón al 65’ è fuori misura.
Preme il Napoli, preme alla ricerca della rete che metterebbe in discesa il match di ritorno in Ucraina. Al 71’ Insigne sfodera la sua arma migliore, il tiro a giro dai venti metri, ma Boyko non si fa sorprendere e respinge a pugni chiusi. Al 73’ è ancora il turno di Higuaín, innescato sempre da Hamšik, stavolta sul vertice sinistro dell’area, ma Boyko si oppone di nuovo, sempre con i piedi. È una sfida a due, vinta ancora dal portiere del Dnipro al 78’: la dinamica è diversa ma il risultato non cambia, perché Boyko si esalta sul mancino del Pipita da centro area.
Fallite sei buone occasioni da gol, il Napoli capitola all’81’ al primo affondo degli ucraini. Il merito è del neo entrato Seleznyov, in campo da un minuto al posto dell’inconcludente Nikola Kalinić e subito a segno da pochi passi su cross dalla destra di Artem Fedetskiy. È l’ultima emozione del match nonostante il forcing finale del Napoli. Finisce pari: tra sette giorni, a Kiev, sarà battaglia.
Fonte: uefa.com
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