LE PAGELLE di Napoli-Milan: Hamsik trascinatore, Mertens spacca la partita. Higuain e Gabbiadini intesa perfetta

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Tre gol e tre punti preziosissimi per il Napoli, in una partita strana condizionata fortemente dall’espulsione di De Sciglio al primo minuto di gioco. Ottimi i cambi di Benìtez, che legge bene la gara e inserisce prima Gabbiadini per cambiare approccio tattico e poi Mertens per dare il colpo di grazia a un Milan che stava facendo resistenza strenua da un’ora, a protezione dello 0-0 come una qualsiasi squadra di bassa classifica. Hamsik ancora una volta decisivo, Mertens spacca la partita con la sua freschezza, Higuaìn sbaglia il rigore ma fino al gol del “perdono” si impegna come un forsennato. Indicazioni positive in vista del Dnipro e ora la classifica sorride: con un calendario un pizzico più favorevole rispetto a quello delle romane si può anche puntare al bersaglio massimo.

Andujar sv – L’espulsione di De Sciglio al primo minuto rende la gara del Milan una strenua difesa del pareggio e il portiere azzurro di fatto non è mai impegnato.

Maggio 6,5 – Bonaventura è il più in palla dei suoi e gli crea qualche grattacapo. Resta sempre molto attento e di tanto in tanto si toglie anche lo sfizio di qualche scorribanda in avanti a dare una mano a Callejòn.

Albiol 6,5 – Destro lì davanti è isolatissimo e non riceve un pallone buono. Lo spagnolo si ritrova a monitorare la situazione senza neppure faticare troppo.

Britos 6,5 – Anche lui non ha grosse gatte da pelare, amministra la situazione e si propone bene in avanti sui calci piazzati. Probabilmente la serata più tranquilla da quando veste la maglia azzurra.

Ghoulam 7 – Il fatto che Honda vada a fare praticamente il terzino aggiunto fa sì che l’esterno algerino sia sempre nella metà campo avversaria a dare una mano ad Insigne. Bellissima l’incursione con assist per il 3-0 azzurro.

David Lopez 6,5 – Impostare il gioco non è mestiere che gli compete ma è il primo baluardo davanti alla difesa, tatticamente utilissimo soprattutto quando nella ripresa il Napoli si schiera praticamente con un 4-1-4-1 molto offensivo. Fondamentale. Dall’83’ Luperto sv

Jorginho 6 – Primo tempo in gestione, con qualche appoggio di troppo sbagliato ma tanto impegno e corsa “utile”. Dal 55′ Gabbiadini 7 – Più che il piede fatato ha il corpo fatato. Il pallone può entrare in qualsiasi maniera quando Manolo è nei paraggi e infatti stasera entra dopo una carambola imprevedibile. Ma lui è lì, sempre e comunque. Una gioiello pagato a caro prezzo ma dal valore inestimabile.

Callejòn 6,5 – Va vicinissimo al gol in diverse occasioni ma stasera la palla proprio non voleva entrargli. Sempre di grandissima importanza tattica, le sue incursioni sulla destra danno sempre la sensazione di poter fare male.

Hamsik 7,5 – Il rigore procurato, gli scambi nello stretto col Pipita, il gol che frantuma la patina davanti ad una porta che sembrava stregata. Decide lui e sblocca una situazione che stava diventando paradossale. Decisivo in ogni senso.

Insigne 7 – Dopo un solo minuto di gioco la prima grande intuizione, il filtrante a liberare Hamsik, con De Sciglio che atterra lo slovacco e si fa buttare fuori. Ottime intuizioni palla al piede, lì davanti è quello che più crea occasioni pericolose. Dal 68′ Mertens 7,5 – Quando entra così è assolutamente incontenibile, semina il panico sulla sinistra e demolisce il povero Poli, che fino a quel momento aveva giocato una gran partita. L’azione del 2-0, gli scambi con Ghoulam, poi va anche vicino alla segnatura personale con un’altra splendida incursione sulla sinistra. Uno spettacolo.

Higuaìn 7 – Il rigore lo spara anche piuttosto angolato, ma Diego Lopez si tuffa bene e fa una gran parata. Ci prova, e molto, ma sembra una serata-no. Poi la partita si spacca e ha il pallone giusto per spiazzare Diego Lopez e per farsi perdonare dai tifosi. In realtà è il timbro ad un’ottima prestazione macchiata solo da quell’errore in avvio.

All. Benìtez 7 – L’espulsione di De Sciglio cambia completamente la chiave tattica del match e vediamo un Milan tutto schierato dietro la linea della palla a protezione del risultato. Intelligente e necessaria la mossa di Gabbiadini, intuizione fortunata quella di Mertens, che cambia le carte in tavola approfittando dell’inevitabile calo dell’asse di destra milanista. Alla fine bastava un gol per aprire il Milan come una scatoletta e lo dimostra in quegli straordinari 7 minuti che mettono il punto, i due punti e il punto esclamativo a una gara che si stava mettendo male.

 Di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa – ShareSoccer @papalepapale)

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