La conferma arriva direttamente da Pier Silvio Berlusconi: Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch si sono incontrati ad Arcore. Sul tavolo ci sarebbe la possibile la cessione di Premium, la pay tv del gruppo Mediaset, a Sky, la televisione satellitare del magnate australiano. Una mossa a sorpresa che arriva proprio nei giorni delle voci di un interessamento per Mediaset da parte del gruppo francese Vivendi, controllato dal finanziere bretone Vincent Bollorè, gia primo azionista in pectore di Telecom Italia.
Pier Silvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset, ha quindi confermato durante l’assemblea degli azionisti l’incontro tra il padre e Murdoch, ma non è sceso nei dettagli dei temi discussi limitandosi a dire: “Hanno toccato molti punti”. Di certo il dossier della televisione a pagamento è il più caldo: il mercato sta attraversando una fase di stanca, Sky stabile a quota 5 milioni di abbonati, mentre Premium viaggia intorno a 2,2 milioni.
A spingere verso una trattativa tra i due avversari, però, c’è soprattutto la gestione dei contenuti sportivi con Mediaset che si è aggiudicata i diritti per la Champions League per le prossime tre stagioni. Un’operazione che al Biscione è costata circa 700 milioni di euro, ma dalla quale è difficile ipotizzare un ritorno altrettanto alto. Per gli addetti ai lavori, infatti, quella dello scorso anno era un’operazione necessaria a garantirsi un asset appetibile per un partner industriale o un compratore.
D’altra parte non è un mistero che la famiglia Berlusconi, attraverso Fininvest, stia facendo cassa da oltre un anno con diverse cessioni: prima ha venduto per 283 milioni un pezzo di Ei Tower per poi lanciare un’Opa poi ritirata su Rai Way; poi ha ceduto Digital+ per 365 milioni e aperto il capitale di Premium a Telefonica (100 milioni). Fininvest ha anche collocato il 7,79% di Mediaset incassando 377 milioni di euro e potrebbe dover vendere il 20% di Mediolanum dopo la condanna di Berlusconi. Senza dimenticare che l’ex cavaliere ha sempre in agenda la vendita del Milan dopo aver ripianato ieri altri 91 milioni di perdite. Secondo gli addetti ai lavori, quindi, la famiglia potrebbe dismettere parte dell’impero per concentrarsi sull’editoria con il rilancio di Mondadori una volta concluso l’acquisto di Rcs Libri.
E se Pier Silvio Berlusconi chiarisce che “il controllo di Mediaset non è in discussione”, allo stesso tempo ribadisce come sia possibile “lavorare con Vivendi”. Insomma il Biscione e la sua pay tv restano al centro delle attenzioni del mercato. Anche perché gli intrecci sono molteplici, soprattutto nell’ipotesi di alleanze trasversali tra televisioni e tlc: “Con Telefonica (socio di Premium all’11,1%) e altri stiamo pensando a come operare nel mondo delle offerte triple e quadruple play” ha detto il presidente Fedele Confalonieri.
Un’operazione che potrebbe essere rafforzata anche dall’ingresso nel capitale di Vivendi che avrà anche l’8,3% dei diritti di voto in Telecom Italia diventando il primo azionista dell’ex monopolista dopo l’uscita proprio di Telefonica. Le prove di convergenza, però, sono già iniziate in casa Sky con il lancio dell’offerta congiunta con Telecom Italia. Un passo del quale, ad Arcore, Murdoch e Berlusconi hanno sicuramente parlano. Anche perché a entrambi è chiaro che i margini di crescita nel mercato pay italiano sono ridotti al minimo.
Fonte: repubblica.it