A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Rompete le righe. Tutti a casa, tutto finito.
Finisce il ritiro, ma avete un obbligo: vincere. Già da stasera.
Il Wolfsburg, dopo un’andata così trionfale, è la gara ideale per capire quali saranno le motivazioni reali di questo Napoli, almeno in campo europeo.
È bastata una telefonata tra il presidente De Laurentiis e Christian Maggio, capitano in pectore e tra i più anziani della causa azzurra, per mettere la parola fine ad un ritiro che è durato quasi due settimane di fila.
Nel frattempo, tre vittorie in altrettante gare e Napoli di nuovo in lotta in campionato, oltre che protagonista in Europa, a dimostrazione che la stagione non è ancora chiusa.
IL RITORNO DEL NAPOLI – Sono 10 le reti segnate dal Napoli nelle uscite con Fiorentina e Cagliari in campionato, più la trasferta europea in casa del Wolfsburg. A fronte di un solo gol subito, proprio quello di Bendtner nella serata teutonica più importante.
Il Napoli che viene dal ritiro sembra aver ritrovato fame, e quindi anche il successo: torna la vittoria in trasferta dopo quattro consecutive uscite disgraziate e sfortunate, tornano le giocate dei campioni più importanti (leggi Hamsik), tornano i gol di Higuain e Callejòn, due che potranno anche avere la valigia pronta, ma fino al prossimo giugno serviranno come il pane a questo Napoli.
Benitez, mai avvezzo ai ritiri, deve registrare e far tesoro di questi dati: la sua squadra ha cambiato volto quando mesa con le spalle al muro, dimostrando di avere si le qualità tecniche, mancando però di attributi morali e di forza mentale, caratteristiche primarie in una corsa all’esaurimento come una stagione calcistica.
L’uscita di Wolfsburg, un incredibile acuto quasi inaspettato, per forma e modalità con cui è arrivato, potrebbe aver cambiato in positivo l’ultima parte di questa annata azzurra, altalenante ma ancora completamente aperta.
Per mantenere il sorriso, la gara di ritorno di questa sera, alla difesa del 4-1, sarà un altro fondamentale tassello.
MAREK CHIAVE AZZURRA – La chiave quasi magica per questo colpo di reni azzurro si chiama Marek Hamsik.
Più di altri è il capitano del Napoli – lui si, senza pectore, capitano designato dalla squadra lo scorso anno – ad avere innalzato le sue prestazioni, portando alla causa azzurra i punti necessari per essere vincenti.
Non saliamo sul carro dei vincitori: lo slovacco ha ancora una volta dimostrato le sue qualità dopo essere stato assente per troppo tempo, ed è quindi giusto aspettarsi da lui ancora prestazioni all’altezza del suo nome.
11 i gol, 12 gli assist della sua stagione, seconda miglior prestazione di sempre; l’ultimo passaggio vincente, quello per Callejòn nel pomeriggio sardo, ha tagliato non solo la difesa cagliaritana, ma anche l’intera stagione dei suoi.
Una vittoria importante per rimettersi a -5 dalle capitoline che vorrebbero andare a braccetto in Europa, per piazzare ancora il Napoli tra le pretendenti alla Champions, per alzare ancora la mano rispondendo alla domanda “Si, noi ci siamo ancora”.
Dal connubio tecnico e tattico con Higuain, nascono le cose migliori; dall’ardore creatosi durante il ritiro possono scaturire ancora prestazioni importanti.
Il patto è vincere, o provarle tutte per farlo.
Il primo episodio in onda stasera, con il Napoli chiamato ancora una volta a superarsi, a fare la storia.
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