COLPI DI JENIUS – Germania e nuvole. Impacchettate un regalo a Rafa

Hellas Verona FC v SSC Napoli - Serie A

 

No, non sarà il Messico, ed è molto più vicina a casa nostra.
Ma in Germania, stasera, le nuvole ci saranno.
Ci saranno perché il cielo tedesco è fatto così, ci saranno perché un po’ ne porterà anche il Napoli, arrivato ieri in terra tedesca e già confidente col campo che ospiterà stasera la partita.
Novanta minuti che possono valere il futuro immediato, centottanta che possono valere addirittura una stagione.
Bisognerà ritrovarsi al San Paolo poi tra sette giorni, con ancora la possibilità di passare il turno, magari con mezzo pass in tasca; non sarà facile, perché il Wolfsburg era forse l’avversaria più scomodo.
Meglio così, a chi piace vincere facile?

 

NUVOLE TEDESCHE – Andata e ritorno da brividi; con la sorte avversa nei sorteggi il Napoli ha un conto aperto, ma stavolta può almeno sfruttare il fattore campo ancora a disposizione.
Il ritorno in casa può essere l’arma giusta per staccare il biglietto delle semifinali, in un ambiente caldo come quello di Fuorigrotta.
Ma, prima di buttare la mente a ciò che sarà tra sette giorni, la squadra di Rafa Benitez deve pensare a non prenderle stasera, in un impianto che non ha le dimensioni del San Paolo, ma può comunque metterti in difficoltà.
Parte di quelle nuvole che accompagnano gli azzurri da agosto, simili ai cumulonembi fantozziani, sono state scacciate dalla gara di domenica; il 3-0 ai viola della Fiorentina ha riportato un attimo di tranquillità a Castel Volturno, dopo giorni concitati tra eliminazione dalla Coppa Italia, ritiro, parole e mezze parole su quelle che potevano essere le abitudini di alcuni interpreti della rosa napoletana.
Sta all’uscita tedesca, ora, farci capire qual è la vera natura: riuscirà il Napoli a spazzare via le ombre in via definitiva, e dimostrare che la sua stagione non si chiuderà a metà aprile?

 

COMPLEANNO AZZURRO – Il tutto a fare da contorno ad un compleanno, quello di Rafa, che passerà quasi inosservato.
55 anni e non sentirli; anzi, sentirli eccome! Da quando è a Napoli, ci scommettiamo, il tecnico spagnolo ha cominciato a sentire tutto il peso dell’età.
Ogni settimana sa che potrebbe essere quella decisiva per rialzarsi, ma anche per crollare definitivamente; ad ogni partita sa che dovrà correre più veloce di un opinionista televisivo per non essere azzannato dalla critica.
Errori e miracoli; Benitez festeggerà il suo secondo compleanno azzurro su una panchina lontano da casa, un po’ il senso della sua intera vita.
Lontano, forse, sarà anche da Napoli tra qualche mese; con la valigia pronta, è vero, ma in fondo ancora interessato a quel che accadrà in campo.
Per Napoli e per lui, l’uscita tedesca vale almeno tutto il lavoro messo in atto quest’anno: vincere – o comunque non perdere – per continuare a dare un senso a questa stagione di troppi alti e bassi, che rischia di chiudersi con un deludente nulla di fatto.
Un buon risultato per sorridere e per spegnere le candeline. Il regalo lo impacchettiamo stasera, poi magari lo scartiamo tra sette giorni. Vero, Rafa?

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

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