#AMENTEFREDDA – Se siamo tutti d’accordo, restiamo in ritiro (almeno fino al Wolfsburg)

gruppo

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

No, non è merito del ritiro, ma in fondo si, ci piace pensarlo.
Il Napoli visto in campo contro la Fiorentina non è assolutamente una squadra spettacolare, ma il 3-0  a favore può lasciare soddisfatti.
La squadra di Benitez è. Punto. Finalmente è. È una squadra, è un gruppo, è un insieme di calciatori che lottano, remano almeno verso uno stesso obiettivo.
Quello che non era stato dopo Palermo, due mesi fa, quello che non era stato in Coppa Italia contro la Lazio, lo scorso mercoledi.
Neanche ci si ricordava più l’ultima col sole nel pomeriggio di Fuorigrotta, per non parlare dell’ultima in maglia azzurra.
Torna tutto al San Paolo e torna pure il sorriso.

 

RITIRO BENEVOLO – Cosa si saranno detti in questi giorni chiusi di Castel Volturno non lo saremo mai.
Sappiamo, invece, che le parole del Presidente nell’immediato dopo gara con la Lazio hanno fatto discutere molto anche tutto il gruppo azzurro. Il finale di stagione importante pretende attenzione importante, e non vale la pena lasciarsi andare proprio ora, che viene il bello.
A testimoniare l’utilità del ritiro è l’abbraccio, bello e prolungato, di tutto il gruppo a pochi passi dalla panchina di Rafa appena prima dell’inizio del match.
Per non parlare dell’esultanza di Mertens dopo il primo gol, diretto ad abbracciare tutta la panchina, o di quelle di Marek e Callejòn dopo le rispettive marcature: il primo a sentire l’abbraccio del suo pubblico, il secondo a rompere l’incantesimo a rovescio dei gol che non arrivavano più.
È un abbraccio caldo e sontuoso, contro una Fiorentina che però non ha opposto molta resistenza; troppo molli e sperimentali i viola, incapaci di giocare alla pari, e reagire alle difficoltà.
Il Napoli ci va di lusso e affonda il colpo.
Ma in Germania quanto basterà tutto questo?

 

LA PROVA TEDESCA – Servirà un altro Napoli, di certo. La grinta mostrata ieri, però, è già un ottimo punto di partenza.
Serviva la vittoria e vittoria è stata. E se vincere aiuta a vincere realmente, a Wolfsburg un motivo per sorridere attende già il Napoli.
Sarà la gara decisiva di questa seconda parte di stagione, Coppa Italia a parte e discorso qualificazione accantonato.
La Lazio corre, la Roma esce con un pari da Torino, e il terzo posto pare adesso davvero troppo lontano.
Ma 7 punti in 8 giornate non sarebbero mica poi così tanti in un torneo che non smette di riservare sorprese.
Il ritiro indetto da quasi una settimana, sembra portare bene. Sarà contento De Laurentiis, gaudente per la decisione presa. Se il Napoli saprà fare tesoro di questa lezione, la gara del giovedi europeo potrà essere un ottimo banco di prova per le intenzioni internazionali.
Credere non costa nulla e basta un attimo a cambiare tutta una stagione.
Quello stesso attimo con cui Dries, Marek e José hanno fatto impazzire il San Paolo in un pomeriggio di eterna passione.

 

 

 

 

 

 

Gestione cookie