Roma-Napoli si è conclusa con una dura sconfitta del Napoli, che avrebbe potuto accorciare sui giallorossi, arrivando a -3, e invece si ritrova, dopo i match delle altre, al sesto posto in classifica, lontano anche dal tanto bistrattato terzo che varrebbe l’accesso ai preliminari di Champions. Soprattutto però, al di là dell’1-0, Roma-Napoli è stato ed è ancora Ciro Esposito, Antonella Leardi e Daniele De Santis. Una storia che non conosce fine, e che si arricchisce di dettagli osceni giorno dopo giorno, come nel caso dei 3 striscioni apparsi in Curva Sud all’Olimpico.
Restando in ambito di calcio giocato, Farso Poli commenta così l’episodio del tocco di mano in area giallorossa: “De Sanctis: vorrei insegnare a Manolas come si para”. Agro Enrico invece sottolinea il declino del calcio nostrano, con decisioni difficili da digerire anche da parte delle istituzioni: “Ma perché Roma-Napoli non può tornare a essere solo una partita di calcio? Oggi una curva chiusa per accogliere 40 tifosi ospiti. Normale?“.
Anna Foglietta invece, da romana, si scaglia in difesa di Antonella Leardi: “Da romanista mi vergogno per gli striscioni. Il dolore di una madre non merita lo scherno“. Infine c’è anche chi prova a difendere gli striscioni esposti come Mariangela Schietroma: “Non era uno striscione contro Ciro, ma contro l’eccessiva e ingiusta santificazione dopo un’altrettanta ingiusta morte”.
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