Bruno da Silva Peres, il re del coast to coast

Se corri 78 m in pochi secondi, scattando così velocemente sulla fascia destra che nemmeno la tua ombra può seguirti, e poi decidi di completare l’opera con una rete, sei costretto a diventare un fenomeno virale. Se lo sprint prosegue nel tempo, allora è giusto entrare anche nelle cronache. In poche frasi è questo Bruno Peres, il terzino brasiliano del Torino che ha impiegato lo stesso tempo (brevissimo, ndr) a conquistare sia la piazza granata con un goal capolavoro alla Juventus che quella del calciomercato. Ed il Napoli ne sa qualcosa.

Caratteristiche tecnico-tattiche

Terzino destro di pura ascendenza verde-oro, Bruno Peres ha fatto parlare di sé fin da subito per le strabilianti capacità di ‘corridore’ ed uomo dribbling; senza trascurare il piede educato, capace di discreti tiri nello specchio della porta avversaria ed ottimi cross: per informazioni a riguardo Neymar saprà essere piuttosto esauriente. Il giocatore granata può adattare le sue caratteristiche a più moduli, rendendosi funzionale sia da terzino in una difesa a quattro sia da esterno in un centrocampo a cinque. I suoi pregi, tuttavia, a volte possono trasformarsi in difetti da smussare: non capita di rado che gli eccessivi scatti in velocità causino una perdita in quanto a lucidità. L’età, ad ogni modo, è della sua parte così come l’intelligenza calcistica. Le sue progressioni, ad esempio, aiutano spesso a dettare i tempi della manovra di gioco, così che ben presto è diventato una pedina jolly da sfruttare nei momenti no o macchinosi dei vari match. Dal suo arrivo in Italia, infine, è da evidenziare anche il miglioramento nella fase di marcatura dell’avversario.

Biografia del brasiliano

Bruno da Silva Peres è nato nella gigantesca San Paolo il primo marzo del 1990 ed ha cominciato a calciare i primi palloni in una delle tantissime squadra della sua città, ovvero l’Audax SP. Dal 2008 al 2010 è impiegato nelle giovanili del club per poi compiere il definitivo salto nella categoria maggiore. Nel corso della prima stagione con la prima squadra viene mandato in prestito al Bragantino e poi al Guarani. Terminata la duplice esperienza, interrompe il suo rapporto con la società paulista e si trasferisce in una delle realtà più note ed importanti del paese, il Santos. A favorire il trasferimento è una figura di spicco: l’ex giallorosso Zago. Il difensore brasiliano l’aveva proprio allenato all’Audax e raccomandato in giro, al punto da convincere a seguirlo anche l’Interacional di Porto Alegre. Il Peixe accetta la scommessa e la vince: nel 2013 ne acquisisce l’intero cartellino, con non poca invidia delle dirette concorrenti. Tuttavia l’arrivo in squadra di una personalità preponderante come quella di Cicinho ed un infortunio muscolare ne penalizzano la riconferma anche in campo, dopo quella contrattuale. Il giocatore comincia a vivere una situazione non proprio favorevole alla sua definitiva esplosione, che trova sulla strada anche alcune cessioni eccellenti tra i più giovani, quale quella di Neymar. Nonostante un accordo lungo nel tempo (scadenza nel 2016, ndr) allora Peres lascia il Brasile ed accetta la proposta del Torino. Per 2,2 mln di euro il presidente Cairo porta la giovane promessa in Italia ed il resto e storia nota: prestazioni d’alta scuola, visibili miglioramenti e tanta corsa.

Notizie dal futuro

Il destino del difensore sembra destinato a proseguire nel Belpaese ma lontano dai colori granata. Lo stesso agente pochi giorni fa ha sottolineato che il prossimo anno il suo assistito giocherà in una ‘big’ d’Europa, senza specificare altro. Le alternative, però, sono ben note: i primi passi verso il brasiliano li avrebbe compiuti la Roma, presentando un’offerta di circa 8 mln di euro. A fare pressing c’è anche il Napoli, ma di cifre ancora non si sente parlare. La certezza è solamente una: la bottega Cairo non è mai stata esattamente economica.

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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