Luciano Vietto, da ‘El Chico’ a ‘El Kun’ 2.0

 

Di Sergio Aguero l’Argentina ne ha uno e somigliargli non sarà impresa facile per chi è nato dopo il 1988. Avvicinarsi, meravigliare, giocare a calcio con la sua stessa spontanea bravura, però, può capitare. Il protagonista di questa impresa annunciata è il gioiello del Villareal, Luciano Vietto. Che fosse da spalancare gli occhi lo si era capito già quando nel suo esordio (il secondo per l’esattezza) con la maglia del Racing Club decide da solo il match contro il San Martin de San Juan con una partita da manuale. Da quel momento la fila delle europee fuori la porta del club biancoazzurro è aumentata a dismisura, ed all’appello delle pretendenti risponde ‘presente!’ anche il Napoli.

Caratteristiche tecnico-tattiche

Straordinaria ed agile seconda punta, l’argentino può essere impiegato anche nel ruolo di trequartista grazie alla sua ottima visione di gioco e la buona tecnica di base. Vietto ha spesso dimostrato di vivere l’area di rigore avversaria come habitat naturale: da qualsiasi posizione è in grado di battere in rete senza difficoltà ma anche di rientrare in fase di non possesso. Il suo stile è molto elegante e raffinato; ciò gli ha fatto guadagnare spesso e volentieri menzioni da personaggi d’eccezione come Mauro Camoranesi, che di lui ha detto: “Ha un grande talento per essere così giovane. Andrà lontano”. Ciò che meraviglia di Vietto è la propensione al sacrificio e la grande grinta, che fanno dimenticare in svariate occasioni che sia solamente un classe ’93.

Biografia dell’argentino

Il giovane attaccante nasce a Balnearia (Cordoba) il cinque dicembre del 1993. La sua prima avventura calcistica è nel club della città di appartenenza, il Club Atlético Independiente Unión Cultural di Balnearia. Dopodiché toccata e fuga all’Estudiantes e  nel 2010 definitivo trasferimento al Racing Club. Sulla panchina dell’Academia Vietto trova il Cholo Simeone, con il quale esordisce praticamente subito durante un match contro il Lanus. Quando però il tecnico passa all’Altético Madrid, a subentrargli è il Coco Basile che non sembra prestargli l’attenzione dovuta. A cambiare le carte in tavola sarà allora è Luis Zubeldia che intravede nel pibe il nome del futuro e se ne prende calcisticamente cura. Da questo momento in poi il giovane attaccante viene messo al centro del progetto del Racing Club ed a forza di goal attrae su di sé gli occhi di mezza Europa. Tra uno spintone e l’altro ad avere la meglio è il Villareal: il sottomarino giallo lo strappa alla concorrenza lo scorso agosto con un contratto di ben cinque anni. Vietto inaugura la sua avventura spagnola nel miglior modo possibile: una doppietta in Europa League all’Astana. Simile talento ha chiaramente trovato spazio anche con la camiseta albiceleste. Marcelo Trobbiani nel 2013 lo ha convocato nella Selezione argentina Under-20 per il relativo Campionato Sudamericano. Al momento attende la chiamata del Tata Martino, ma come Vietto stesso ha sottolineato, la concorrenza offensiva da affrontare sarebbe difficile anche per il più temibile degli attaccanti mondiali.

Notizie dal futuro

Da quando è arrivato al Villareal il giovane argentino ha mostrato immediatamente di che pasta sia fatto con numeri da bomber di razza, che lo hanno fatto scalare nelle classifiche europee. Non sorprende, allora, che il suo nome sia coinvolto in interessanti vicende di calciomercato. Dalla Premier alla Serie A si sono messe in fila numerose società: Napoli, Lazio ed Inter in Italia, Liverpool su tutte in Inghilterra, Barcellona e Real Madrid in Spagna, per dirne alcune. Il sottomarino giallo non ha alcuna intenzione di privarsi del suo gioiello né il giocatore sembra al momento distratto dalle numerose indiscrezioni. Giugno, tuttavia, è ancora lontano e l’aria della primavera può far nascere nuovi e diversi desideri.

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

 

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