Il fotoreporter del National Geografic Pete Muller ha voluto spiegare cosa sia accaduto da quando Dries Mertens lo ha contattato per poter raggiungere in qualche modo il piccolo che indossava la sua maglia nella foto pubblicata sul profilo Instagram della compagnia. Ecco il suo messaggio di ringraziamento per l’attaccante azzurro e analisi della delicata situazione in Guinea, devastata da Ebola:
“Di recente ho scattato una foto a una piccola classe in un remoto villaggio della Guinea, dov’è stato registrato il primo caso di Ebola nell’Africa occidentale. Ero concentrato sui bambini che apprendevano il francese. A stento ho notato cosa indossassero quando ho postato la foto su Instagram.
Dries Mertens però lo ha notato. Lui è una stella internazionale del calcio belga. E’ stato colpito nel vedere uno dei bambini nella foto indossare una sua t-shirt con nome e numero sul retro.
Per questo mi ha contattato via Twitter per poter trovare il ragazzo. All’inizio voleva inviargli una sua maglia, ma ci siamo messi in contatto con il suo agente Sam Kerkhofs, e ora sperano di poter fare molto di più per la comunità.
Meliandou ne ha bisogno. Il virus, noto come ground zero, si sta diffondendo rapidamente e ha già ucciso 24 persone nel villaggio e più di 10mila in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Sono stato mandato lì per una storia per la rivista del National Geographic sull’Ebola, che sarà nel numero di Agosto. Quando sono arrivato a febbraio, quasi un anno dopo l’ultio caso confermato, sono stato colpito dai complessi strati di disgregazione sociale che il virus aveva creato. Al primo impatto vediamo Ebola come un’emergenza medica, un virus altamente infettivo con conseguenze devastanti per la salute. Ciò è di certo vero, ma raramente senti parlare delle missioni che permangono a lungo dopo che Ebola si è placata.
Quando Mertens mi ha contattato per trovare lo studente nella fotografia, il mio editore Kurt Mutchler e io eravamo molto felici di poterlo aiutare. Mentre Dries e il suo sponsor volevano provvedere a magliette e palloni per i bimbi di Meliandou, stiamo anche discutendo su migior modo per aiutare gli studenti e i villaggi nella maniera più sostenibile possibile. Grazie Dries Mertens per il tuo gran cuore“.