Gerson Santos da Silva, il gioiello di Xeram

Le offerte che sono arrivate fanno ridere”. Parafrasando, è stato questo il ritornello ricorrente da parte del Fluminense quando si è parlato della situazione di calciomercato della loro pietra preziosa, Gerson Santos da Silva. Non è una rarità che il calcio brasiliano offra al panorama europeo centrocampisi d’alta scuola, Oscar ne è uno dei più recenti esempi. Eppure quando la giovane stella verde-oro del Flu toccava il pallone durante il recente Sudamericano Sub-20 qualche sospiro d’incredulità c’è stato. La classe non è acqua, e nemmeno il talento.

Biografia del centrocampista

Per presentare la giovane figura di Gerson basta un’aneddoto: la rivista The Guardian lo ha inserito nella top 40 dei migliori calciatori di tutto il pianeta classe ’97. E la Terra non è esattamente minuscola, checché se ne dica. Il brasiliano nasce il 20 maggio a Xerem, un sobborgo di Duque de Caxias nello stato di Rio de Janeiro, a pochi passi da una delle più grande discariche del mondo, ma non dovrà restarci a lungo: il Fluminense lo porta nel calcio che conta fin da quando Gerson ha cominciato a calciare il pallone. Passa poco tempo dal suo arrivo al club e la dirigenza del Tricolor Carioca capisce di aver portato a termine un affare che farà storia: il centrocampista diventa il giocatore di punta delle giovanili e nel 2014 passa in prima squadra. La sua esplosione, che ha scatenato una guerriglia in sede di calciomercato non indifferente alle cronache, avviene quando il tecnico Alexandre Gallo lo chiama per prendere parte al Sudamericano Under-20. Con la maglia della Canarinha il Gioiello di Xeram, come viene spesso definito, si distingue non solo tra i compagni ma anche tra gli avversari delle Selezioni partecipanti. Il talento esce fuori egregiamente ad ogni sua giocata e la rojita cilena è stata la prima nazionale a farne le spese: i due assist che hanno condotto al goal e conseguente vittoria del Brasile sono stati una gentile concessione della Joya del Flu.

Caratteristiche tecnico-tattiche

Gerson nasce come centrocampista centrale, ma si diletta benissimo anche nel ruolo di trequartista. La sua propensione offensiva ed il chirurgico sinistro, inoltre, gli consentono di rivestire anche i panni di mezz’ala mancina o destra. E’ impressionante la velocità delle sue giocate così come il controllo della sfera. Il brasiliano è un giocatore completo nonostante la giovane età, che si adatta perfettamente al calcio moderno ed europeo. La sua evidente altezza (184) che fa il paio con la prestanza fisica lo portano a vincere la maggior parte dei duelli con gli avversari di turno, aiutato dal fantastico dribbling. Tatticamente è tra i più preparati giocatori under 20 del panorama mondiale: non soltanto riveste con indistinta capacità tutti i ruoli della mediana, ma lo fa anche con un’intelligenza di gioco rara e precoce rispetto a quanto reciti la carta d’identità. La sua personalità è quella tipica del leader: Gerson è consapevole delle sue doti e le sfrutta con caparbietà anche nei momenti più complicati del match, ma la sua sicurezza non sfocia mai nell’eccesso di individualismo. Generosità e forza di volontà sono il mix a capo della sua disposizione caratteriale.

Notizie dal futuro

Le qualità non indifferenti del centrocampista brasiliano hanno scatenato già da diversi mesi la corsa al talento. Il Fluminense ha chiarito a gran voce che nessuna offerta inferiore ai 15 mln di euro verrà presa in considerazione. Una cifra che per un classe ’97 è tanto rara quanto alta, ma al di là del valore di Gerson, il Tricolor ha dalla sua un lungo contratto: il vincolo che lega club e giocatore scadrà solamente nel 2019. Le circostanze, tuttavia, non hanno inibito le pretendenti. A fare la fila a Rio ci sono Manchester City, Inter e Juventus. La scorsa estate i bianconeri proposero ben 10 mln di euro, ma il tentativo non andò a buon fine. La verità è solo una: il talento è tanto raro quanto caro. Quindi inutile provarci: mani al portafoglio!

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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