Inutile dirlo, nella vita come nello sport, le misure contano, e così pochi centimetri possono segnare il destino di una squadra o un allenatore. Settimane di polemiche, critiche e processi decretati da un palo piuttosto che un salvataggio sulla linea. Radio NapoliCalcioLive dà voce ai tifosi, senza smettere di chiedersi come sarebbe andata se…
Un solo punto al San Paolo, tra proteste veementi contro Calvarese e un Napoli poco cinico, a differenza della Coppa, che spreca tanto e strappa un solo punto contro un’Atalanta in dieci, complicando la corsa alla Champions.
“Sentiamo chi c’è in linea. Pronto?”
“Eh sì pronto sono Alfredo, vi chiamo dalla macchina. Sto tonando dal San Paolo”
“Ciao Alfredo dicci tutto, che partita è stata secondo te?”
“E che partita è stata, perché non l’avete vista? E’ stata una vergogna. Io di Calvarese neanche voglio parlare, perché lo sappiamo che ce l’hanno con noi, ma il problema è il Napoli. Stu Benitez non capisce niente di pallone. Fa le sostituzioni a caso, s’è innamorato di questo De Guzman, che quattro cross li ha regalati alla nonna in tribuna e altri tre al portiere. Perché fai uscire Gabbiadini po’ se Hamsik nun sta in forma. Poteva far entrare Insigne a ‘sto punto, che in questa squadra servono i napoletani che ci tengono alla maglia. Zapata po’ doveva entrare molto prima. Ma dico io, lo vedi che questo ogni volta che entra segna, e che ci vuole a farlo giocare. Comunque il campionato è andato. Speriamo nella fortuna in Coppa, ma se giochiamo ancora con Britos sai quanti palloni prendiamo in Germania”
What if
Il Napoli torna a infiammare il San Paolo, stasera in tutti i sensi. La squadra di Benitez mette sotto l’Atalanta fin dai primi minuti. Gomez sbaglia un gol già fatto non sfruttando un rimpallo fortunato, ma poi è solo Napoli. Britos, Higuain e Gabbiadini vanno vicini al gol, ma lo 0-0 si sblocca solo con Pinilla, che segna dopo un fallo su Henrique che nessuno dei 6 arbitri ha visto. Il Napoli però aveva bisogno di questi punti, e Zapata prima e Hamsik poi portano in vantaggio il Napoli nel finale. Il capitano prima serve uno splendido cross per Duvan, e poi, quasi allo scadere, trova un siluro da fuori area che accarezza il palo e fa 2-1.
“Sentiamo chi c’è in linea. Pronto?”
“Eh sì pronto sono Alfredo, vi chiamo dalla macchina. Sto tonando dal San Paolo”
“Ciao Alfredo dicci tutto, che partita è stata secondo te?”
“E che partita!! Uno spettacolo! Io di Calvarese neanche voglio parlare, perché lo sappiamo che ce l’hanno con noi, ma neanche lui può fermare questo Napoli. Il primo tempo doveva finire 2 o 3-0 per noi, con Denis che salva a culo sulla linea e quella botta di Manolo da punizione. Nel secondo poi si è rivisto il Napoli che non molla mai. I due gol nel finale sono stati una magia. Già sentivo i fischi dei soliti tifosi occasionali, ma io ci credevo. Guarda io vorrei fare proprio un appello, ma perché non restano a casa. Ma dov’erano quando noi soffrivamo a Gela? Comunque i gol sono merito di chi li fa, però io vorrei dire basta a tutte le critiche che sento a Benitez. Ha cambiato il ritmo coi due cambi e proprio Zapatone e Marek fanno gol. Mister non te ne andare. Noi ci siamo, spalla a spalla. Non mi è piaciuto invece Insigne, che si è sbattuto in panchina. Ma non si poteva fare altri due mesi di malattia. Ha fatto le corse per tornare in campo e fare un altro paio dei suoi tiri a giro? Servono giocatori di qualità in campo, non basta essere napoletano per meritare la maglia”
“Perfetto Alfredo, ti lascio festeggiare allora. Una sola domanda però. Ci pensi se il tiro di Hamsik alla fine fosse uscito di pochi centimetri?”
“Guarda, fa parte del gioco. L’importante è avere il coraggio di tirare. Hamsik ormai si è ripreso e segnerà anche contro la Roma. Ma poi anche se pareggiavamo, l’importante è sempre la prestazione. Il Napoli si ama, non si fischia. Tutti insieme, al di là del risultato”
di Luca Incoronato (Twitter: @_n3ssuno_)
