Dopo i fatti di Roma, al temine della sfida d’Europa League contro la Fiorentina, con i giocatori giallorossi costretti a fronteggiare l’ira dei propri tifosi, tra minacce e oggetti lanciati dagli spalti, giunge la risposta e l’aggiornamento delle regole da parte delle istituzioni.
A riportare la notizia è La Gazzetta dello Sport, che sottolinea come la vicenda non possa essere isolata ai fatti di Roma, ma rappresenti una piaga nazionale: “Nell’ultima giornata, solo tra B e C, l’Osservatorio ha contato tre episodi disdicevoli: giocatori del Brescia convocati sotto il settore dagli ultrà; pullman del Pisa violato dai tifosi; chiarimento chiesto dai sostenitori della Ternana”. Proprio alla Gazzetta, il portiere della Roma De Sanctis ha raccontato: “Quando giocavo a Napoli la Digos mi ha obbligato a parlare con gli ultras”.
Ecco dunque il responso della riunione tenutasi ieri a Roma tra club e istituzioni: “Mai più giocatori a capo chino dagli ultrà. Inseriamo una norma nel codice di giustizia sportiva che lo vieti“.