Con i quarti di finale di Europa League in saccoccia, il Napoli torna a concentrarsi sul campionato per dimenticare in fretta la disfatta di Verona. Al San Paolo arriva l’Atalanta di Reja, Marino e Denis, gente ben conosciuta da queste parti.
ALLENATORE – Storico allenatore azzurro, ancora oggi in ottimi rapporti con società e presidente. Edi Reja è arrivato all’Atalanta due settimane fa per sostituire l’esonerato Colantuono: due partite, due 0-0, uno di questi contro l’emarginato Parma. Un inizio poco esaltante, palesemente anonimo. La sua mano ancora non si è vista, ci vorrà del tempo.
ROSA
PORTIERI:
Vlada AVRAMOV, Marco SPORTIELLO, Giorgio FREZZOLINI.
DIFENSORI:
Giuseppe BIAVA, Yohan BENALOUANE, Gianpaolo BELLINI, Davide ZAPPACOSTA, Guglielmo STENDARDO, Lionel SCALONI, Andrea MASIELLO, Boukary DRAME‘, Cristiano DEL GROSSO, Nicolò CHERUBIN.
CENTROCAMPISTI:
Daniele BASELLI, Cristian RAIMONDI, Maxi MORALEZ, Giulio MIGLIACCIO, Alejandro GOMEZ, Alberto GRASSI, Marcelo ESTIGARRIBIA, Urby EMANUELSON, Marco D’ALESSANDRO, Luca CIGARINI, Carlos CARMONA.
ATTACCANTI:
Richmond BOAKYE, Rolando BIANCHI, Lorenzo ROSSETI, Mauricio PINILLA, German DENIS.
COME GIOCA – 3-4-2-1
Sportiello; Biava (Masiello), Stendardo, Cherubin (Benalouane); Zappacosta, Carmona (Baselli), Cigarini, Dramè; Moralez, Gomez; Pinilla (Denis).
Dopo anni di soddisfazioni, è giunta al termine l’era Colantuono. Il meccanismo si è rotto; e in fondo, senza un ingranaggio importante come Bonaventura, il collasso era prevedibile.
Edi Reja, l’uomo di fiducia di Pierpaolo Marino, è un allenatore di grande esperienza: si è già ritrovato in situazioni simili e, in un modo o nell’altro, se l’è cavata abilmente. Nelle prime due uscite, l’ex tecnico di Napoli e Lazio non ha voluto stravolgere lo scacchiere del suo predecessore, con un calcio più di contenimento che altro. Fondamentale è il lavoro degli esterni, con Davide Zappacosta, rivelazione del campionato, da una parte, e Papu Gomez, con compiti ovviamente più offensivi, dall’altra. Al centro l’instancabile Carmona e la regia di Cigarini, ma senza dimenticare il gioiello Daniele Baselli, che sembra già in orbita rossonera per la prossima stagione.
E’ l’attacco, però, il problema principale dei bergamaschi: 22 gol fatti, peggio solo Chievo e Parma. Nemmeno l’arrivo di Pinilla ha potuto colmare il vuoto: e Denis, poi, è solo la brutta copia del vero Tanque.
L’UOMO CHIAVE – L’Atalanta punta sui suoi nuovi talenti: Sportiello, Zappacosta e Baselli su tutti. Il numero 1 bergamasco ha lasciato ricordi amari ai tifosi azzurri, con quel rigore neutralizzato ad Higuaìn all’andata allo scadere. Continuità di prestazioni, parate da vero fenomeno: l’assenza di Consigli non si è mai sentita. In un buon momento di forma anche l’ex Catania Gomez, il funambolico esterno argentino rientrato in Italia dopo l’esperienza poco esaltante al Metalist.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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