Jeison Steven Lucumí Mina, il ‘diablo rojo’ dei Cafeteros

 

Los Diablos Rojos, così viene soprannominata in Colombia e nell’intero Sud-America la squadra dell’America de Cali, e non solo per la divisa rossa e bianca che sono soliti indossare i suoi giocatori. Il club colombiano è in assoluto tra i più antichi e vincenti del paese e solamente pochi fortunati, i migliori, riescono a realizzare il sogno di giocarvi. ‘I diavoli rossi’, allora, perché chi scende in campo deve bruciarne l’erba, come spesso il popolo del San Paolo ha chiesto ai suoi beniamini. Jeison Steven Lucumí Mina è la prova che a qualcuno riesce ed anche bene, ed allora il Napoli aguzzi la vista!

Biografia del centrocampista

Nato a Cali, in Valle del Cauca (Colombia), l’otto Aprile del 1995, Lucumí dà inizio alla sua carriera calcistica nel 2012 quando entra a far parte del Depor F.C.di Cali, club della seconda divisione del paese. La prima stagione la trascorre nelle giovanili per poi passare nel 2013 nella formazione maggiore. Le sue prestazioni si rivelano superiori a quelle a cui la realtà della lega è abituata, ragion per cui attrae immediatamente su di sé gli sguardi delle società di Primera Division. Nel 2014, allora, passa all’America de Cali, che la spunta su tutti e lo porta nella sua rosa. Con la maglia di questa formazione realizza un minutaggio da titolare, mettendo a segno anche diverse reti. La sua personalità non poteva passare inosservata dalle parti della Nazionale: il tecnico dell’Under-20, il ‘Piscis’ Restrepo, infatti, lo convoca nella lista dei partenti per il Sudamericano disputatosi in Uruguay. Le aspettative non deludono: il trequartista difende la sua ottima fama con prestazioni d’alta scuola, mettendo a segno quattro reti che hanno aiutato poi i Cafeteros a raggiungere la finale contro l’Argentina.

Caratteristiche tecnico-tattiche

Trequartista ed ala destra/sinistra, il giovane colombiano viene generalmente impiegato in un 4-2-3-1 dietro la punta o come esterno in un 4-3-3. Le sue caratteristiche principali sono indubbiamente la velocità e l’imprevedibilità, a cui spesso i colombiani ci hanno amabilmente abituati. Lucumí, palla al piede, è spesso insuperabile per gli avversari, grazie agli ottimi dominio e gestione della sfera nonché il buon dribbling. Caratterialmente è un giocatore molto altruista, e Santos Borre, centrale d’attacco dell’America de Calì ne sa qualcosa: il trequartista è sempre ben fornito di assist al bacio per i compagni del reparto offensivo, che spesso preferisce al tiro diretto in rete. Tuttavia le sue conclusioni verso la porta avversaria si sono dimostrate in copiose occasioni ottime sfide alle leggi della balistica. La scuola da cui provengono le sue doti tattiche, quella del Calì, si è rivelata ancora una volta tra le migliori del Continente: schierato da trequartista Lucumí  ha appreso col tempo a gestire benissimo i tempi di gioco e la sua visione, il tutto condito dai regali di madre natura: l’eleganza del tocco palla e la facilità con cui attraversa il campo ad ampie falcate. Da migliorare è solamente la fisicità: 177 cm non sono pochi, ma la robustezza può e deve ancora essere scalfita. A 19 anni il tempo è dalla sua.

Notizie dal futuro

Il blasone che il giovane colombiano ha raggiunto dopo aver disputato brillantemente il Sudamericano Under-20 è davvero incredibile. Già prima di prendere parte alla competizione non era esente da corteggiamenti a destra e a manca, ma l’appeal attuale è sicuramente maggiore. L’America de Calì non ha intenzione di privarsi del suo gioiello, ma l’agente di Lucumí  ha spesso accennato ad offerte da parte di club spagnoli, olandesi ed anche italiani. A farsi avanti prima di tutti è stato un fondo di investimenti brasiliano, che avrebbe messo sul piatto 4-5 mln di euro circa, tuttavia la valutazione del cartellino è ancora in crescendo. Palla al centro: si facciano avanti gli sfidanti.

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUcello)

 

 

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