A quattro partite dalla finale. Il Wolfsburg è l’avversario peggiore, ma bisogna incontrarle tutte

FBL-ITA-SERIEA-NAPOLI-UDINESE

 

Sembrava strano, e in effetti lo era.
L’urna di Nyon per ben due volte era stata fin troppo benevola per gli azzurri: Trabzonspor prima, Dinamo Mosca poi. Era lecito aspettarsi lo scherzetto alla terza occasione. E puntuale è arrivato, perché il Wolfsburg era, tra le sette possibili opzioni, quella sulla carta più difficile. Almeno sulla carta.

 

VENDETTA NERAZZURRA – Il Napoli proverà così a vendicare l’Inter, eliminata proprio per mano dei tedeschi.
3-1 in Germania, 2-1 a Milano, all’Inter è rimasta poca speranza. Eppure il gioco mostrato dal Wolfsburg non ha fatto impazzire.
Grandi manovre e qualità davanti, qualche blackout di troppo un difesa. Guardare i due gol nerazzurri tra andata e ritorno per credere. La qualità del fronte offensivo tedesco, con Schurrle, Dost e De Bruyne, può fare paura, ma non ad una squadra che può contare su Higuain, Callejòn e Mertens, tra gli altri.
La cosa più difficile sarà tenere testa all’avversario in casa sua: la Volkswagen-Arena non è immensa (arriva a 30mila spettatori), eppure è il luogo preferito dei padroni di casa per avere la meglio delle povere vittime avversarie.

 

“NON SARA’ FACILE, MA…” – Il pensiero di Rafa Benitez è chiaro: nessun sorteggio sarebbe stato facile, perché quando mancano quattro partite alla finale non puoi aspettarti che la strada sia in discesa.
Il Napoli ci proverà, conscio che il territorio internazionale gli ha finora portato bene: l’accesso ai quarti mancava da 26 anni, così come da 26 anni manca quello alle semifinali.
Bayern e Stoccarda furono le due tedesche incontrate allora tra semifinali e finali. Proprio una tedesca è l’ostacolo di oggi tra il già record scritto e quello che ancora si potrebbe scrivere.
Il tecnico spagnolo vede la Coppa dietro l’angolo, ma non si illude. Manca ancora tanto, troppo tempo per montarsi la testa. La trasferta in terra tedesca dirà la verità sulla stagione azzurra.

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

Gestione cookie