Una era obbligatoria, perché tra Roma e Fiorentina un’italiana doveva starci. L’altra era quasi scontata, perché tra Napoli e Dinamo Mosca non passano solo molti chilometri, ma anche tanta qualità.
Pesa l’uscita di un Torino coraggioso e coriaceo, quella della Roma, con un tonfo inaspettato, quella dell’Inter, incapace di tenere testa al Wolfsburg nel doppio confronto.
L’Europa League non è più la Coppa Italia, ma il gioco si fa duro e tutte le squadre hanno ottimi organici.
I duri cominceranno a giocare.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)