Una catastrofe in piena regola. Così possiamo sintetizzare la giornata del Napoli, che ha giocato la peggior partita della stagione e in più ha visto materializzarsi sulla porta le inseguitrici ad oltranza. La Lazio era già coinquilina, ora sta semplicemente spiccando il volo. Un trionfo a Torino, proprio dove era recentemente caduto il Napoli: la differenza sta tutta qui e nei piedi di Felipe Anderson. Da quarta a terza ex-aequo, poi il terzo in solitaria col secondo posto nel mirino, tutt’altro che lontano. Scala le montagne anche la Fiorentina, che in pochi minuti rimonta un gol al Milan e va addirittura a vincere. Notte fonda per Inzaghi, che prima di crollare aveva anche assaporato per un attimo la gioia di quel successo che ormai è una chimera; per Montella è invece la consacrazione di un momento magico, giocato con le riserve delle riserve. Ora Benìtez è nel mirino, senza porre limiti alla provvidenza. Già, la viola è la dimostrazione che quando sei davvero bravo non c’è intoppo che tenga.
A proposito di bravura e di intoppi, sull’altra sponda romana è ormai psicodramma vero. La Roma non c’è più ormai, soprattutto con la testa. Ci vorrà un vero miracolo per evitare di trasformare il dramma in tragedia vera. La Samp invece scopre le carte e dimostra di non essere un bluff, così come non è un bluff Luis Muriel, uno che se non avesse il fisico così fragile chissà dove sarebbe adesso. Se lo gode Mihajlovic, il quale regola i giallorossi e si piazza in scia alle contendenti per la Champions. Difficile che fra tante litiganti a godere sia proprio la più debole di tutte, ma di questi tempi mai dire mai.
Tornando alla notte fonda, a San Siro le luci sono ormai spente da un pezzo. Impatta male anche l’Inter, che si ferma in casa col Cesena e lascia un atroce dubbio: con una serie A a 18 squadre forse il vero problema delle milanesi non sarebbe più chi c’è davanti, ma chi c’è dietro. Solo l’Europa League poteva salvarli, ora ci vuole l’impresa col Wolfsburg per non cadere nel baratro, altrimenti sarà un bel problema. Soddisfazioni per il Chievo e per un Sassuolo ormai salvo, che strapazza il Parma e tira il fiato. Il pareggio con l’Udinese è un brodino per Reja e la sua Atalanta, ma di certo è meglio di niente. Anche perché il Cagliari cede in extremis due punti al bell’Empoli di Sarri, quindi i bergamaschi si tengono a distanza di sicurezza. Ma attenzione, perché Zeman è appena tornato e minaccia di dare battaglia vera, tanto ormai non c’è più niente da perdere. Prima di sentirsi al sicuro la Dea farà bene ad accumulare un po’ di vantaggio sui sardi, se no rischia di mettersi male. Ok, magari dopo la sosta…