A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Una nave che affonda, in una situazione irreversibile. È stata questa la fotografia di un Napoli che a Verona arriva senza testa e senza gambe, e se ne torna a casa con due gol sul groppone e una bruttissima partita da mandare giù.
La squadra lanciata in campo da Benitez non esclude sorprese: c’è Duvàn al posto di Higuain, sorretto da Hamsik, Mertens e De Guzman. In difesa Mesto a destra sarà un fattore, ma in negativo, con il Verona di Mandorlini abile a sfruttare le falle del Napoli sulle corsie con la corsa di Jankovic e Juanito Gomez.
Primo tempo completamente da dimenticare per gli azzurri, perché in avvio è solo Verona. I gialloblu si prendono il campo in lungo e in largo, letteralmente annichilendo gli avversari. Gomez e Toni sprecano già al 3’ un’ottima occasione davanti alla porta con Andujar che ci mette una pezza. Poi, 5’ più tardi è lo stesso portiere argentino a fare la frittata con un Mesto ampiamente in difficoltà, permettendo all’ex bomber di Fiorentina e Bayern Monaco di ritrovarsi davanti alla porta per siglare il vantaggio.
L’1-0 in avvio galvanizza l’ambiente veronese, trascinato dalle giocate di Jankovic e Gomez e dall’esperienza di Luca Toni, con gli scaligeri che andranno vicino al raddoppio in numerose occasioni.
La prima risposta del Napoli arriva al 20’, con una punizione da lontano di Ghoulam che si spegne tra le mani di Benussi. Poi è Jankovic a cavallo della mezz’ora ad impensierire la difesa azzurra, prima con un tiro dal limite che finisce alto, poi non arrivando su un cross pericolosissimo in area che andava solo accompagnato in rete.
La squadra di Rafa Benitez, in perenne difficoltà, alza – o prova ad alzare – la testa solo nell’ultimo quarto d’ora: col Verona che cala l’intensità del ritmo è il Napoli che prova a ragionare, sfiorando anche il pari con il colpo di testa di Mertens al 40’ e la girata in area di Zapata al 43’, deviata in angolo dal provvidenziale intervento della retroguardia di casa.
La ripresa sembra partire con un piglio migliore per il Napoli, ma è solo un’illusione; perché il Verona ci mette sette minuti a trovare il raddoppio con una ripartenza che spezza agli azzurri le ali ed il fiato.
Palla persa – la solita – sulla trequarti per gli ospiti, Halfredsson riparte e trova la strada spalancata dalla difesa avversaria, il cross al centro dell’islandese trova il solito Toni che anticipa tutti e di sinistro batte in controtempo Andujar.
Anche stavolta, la risposta del Napoli non arriva mai, o almeno tarda ad arrivare. Un paio di conclusioni di Inler da lontano, ancora un paio di contropiede dei padroni di casa.
Benitez prova il tutto per tutto con Higuain in campo e Callejòn terzino al posto di Mesto, mentre il dirimpettaio Mandorlini si copre inserendo il quarto centrocampista con Greco.
Il Pipita prova a dare una scossa, ma il sinistro al 75’ esce sbilenco, lontano parente di quello visto giovedi sera al San Paolo contro la Dinamo Mosca. Il forcing azzurro c’è, ma non fa male più di tanto al Verona. È più un’accozzaglia di palloni buttati al centro dell’area senza felice esito.
Il tutto per tutto napoletano arriva con l’ingresso di Gabbiadini all’82’: è proprio dell’ex Sampdoria l’occasione migliore, con un sinistro da lontanissimo che sbatte sul palo mettendo paura a tutta Verona.
È la foto del match, la foto di una gara che va a mettersi accanto a quelle di Palermo e Torino. La terza sconfitta esterna di fila, con la Lazio che da casa guarda e sorride sorniona, con in tasca la carta giusta per prendersi il terzo posto solitario.
Il Napoli sceso in campo al Bentegodi è troppo brutto per essere vero. E il tour de force che attende i ragazzi di Benitez nella prossima settimana lascia intendere che di possibilità supplementari non ce ne siano proprio molte.
TABELLINO
VERONA (4-3-3): Benussi; Sala, Rodriguez, Moras, Pisano; Obbadi (dal 70’ Christodoulopoulos), Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez (dal 66’ Greco), Toni, Jankovic (dall’86’ Martic).
A disp. Gollini, Rafael, Brivio. Sorensen, Agostini, Marques, Campanharo, Fernandihno, Saviola, Nico Lopez. All. Mandorlini.
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Mesto (dal 67’ Higuain), Albiol, Britos, Ghoulam; Lopez, Inler; De Guzman (dal 60’ Callejòn), Hamsik (dall’82’ Gabbiadini), Mertens; Duvàn.
A disp: Rafael, Colombo, Maggio, Luperto, Jorginho, Zuniga, Insigne. All. Benitez
Arbitro: Banti di Livorno
Marcatori: 8’, 52’ Toni
Ammoniti: 10’ Ghoulam, 26’ Sala, 43’ Gomez, 57’ Albiol, 72’ Tachtsidis, 80 Christodoulopoulos, 89’ Gabbiadini, 94’ Toni, 94’ Britos
Espulsi: 89’ Sala per doppia ammonizione