Serie A, dove sei finita?
Senza spettacolo, colpi di scena, campioni capaci di farti emozionare.
Anzi, quelli si, forse ne abbiamo ancora. Uno proprio a Napoli, si chiama Gonzalo Higuain e fa gol come quello visto ieri sera contro l’Inter: un tocco, due tocchi, tiro a giro e gol.
O come i Tevez che portano la Juve a vincere lo scudetto, gli Eto’o che si rilanciano nella mischia e fanno sognare tifoserie storiche come quella della Samp.
Oltre questi c’è ben poco. Un quadro desolante, in uno scenario che vede Roma e Napoli autoeliminarsi giornata dopo giornata dalla corsa al secondo posto, che vede Lazio e Fiorentina provare l’ennesima rimonta, ma che non fa entusiasmare più di tanto.
Anzi, non fa entusiasmare proprio per nulla.
I PUNTI REGALATI – Gli ennesimi, i due lasciati a Fuorigrotta con l’Inter. Fanno il paio con quelli dell’andata, un altro 2-2 all’ultimo minuto. Il Napoli non è grande, ma non tanto nei piedi, quanto nella testa.
Il doppio vantaggio a meno di venti minuti dalla fine avrebbe dovuto indirizzare la partita, e l’Inter non ha fatto la gara perfetta per riaprirla. Qualche pallone buttato in mezzo, due svarioni della difesa azzurra, un errore madornale che regala un rigore. Stop. Il pari con il 2-2.
Resta la bellezza del cucchiaio di Mauro Icardi. Chiacchierato, commentato, spiato, twittato, ma pur sempre uno dei talenti di questo campionato, magari da far crescere lontano dai riflettori e curare come un patrimonio del calcio italiano.
LA PENNELLATA DI GONZALO – Se altro deve restare negli occhi di questo Napoli-Inter, preferiremmo sia il gol del momentaneo doppio vantaggio siglato da Gonzalo Higuain.
Una pennellata che farebbe invidia al primo Van Gogh: disegnata magicamente dal limite, con schizzi di colore che si innamorano del palo per poi tradirlo e depositarsi in rete, come attratti dalla gravità terrestre.
Il gol a coronamento di una prestazione superba, da leader in ogni parte del campo.
Ma il Napoli, si sa, non ha undici Higuain, e allora ecco lo scherzetto.
Quello che Roberto Mancini sognava, non sotto i baffi ma sotto la folta chioma.
La Roma è lì, ma può stare tranquilla: questo Napoli non ha intenzione di acciuffarla. Piuttosto si complica la vita per il terzo posto.
In attesa che Lazio e Fiorentina possano annullarsi a vicenda.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)