GLI AVVERSARI – Dr. Roberto Mancini, psicologo

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Domani sera, al San Paolo, c’è Napoli-Inter. I nerazzurri, reduci dalla sconfitta contro la Fiorentina, sono alla ricerca di punti per l’Europa. La cura Mancini, per il momento, almeno sul piano del gioco, sembra funzionare.

ALLENATORE – Ha preso per mano un gruppo alla deriva e l’ha trasformato in una vera squadra. Nonostante un’inesistente continuità di risultati, Roberto Mancini ha finalmente dato all’Inter un’identità di gioco, cosa completamente assente nel periodo mazzariano. Dalla parte del Mancio, poi, un mercato di gennaio esaltante, con gli arrivi di elementi di qualità e che ti permettono di giocare in un certo modo. Senza dimenticare i calciatori riesumati dalla cura dell’ex tecnico del Manchester City: Fredy Guarin ne è una prova.

COME GIOCA – 4-3-1-2

Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Brozovic; Shaqiri (Kovacic); Icardi, Palacio (Podolski).

Senza alcun tipo di esitazione, Roberto Mancini ha imposto le sue idee di gioco alla squadra, ben consapevole che c’era bisogno di tempo per dimenticare del tutto il 3-5-2 del precedente allenatore. Diversi moduli, diverse le sperimentazioni tattiche, ma con una sola e semplice costante: giocare a calcio e farlo bene. E i primi risultati cominciano ad essere abbastanza evidenti. Ora, però, c’è bisogno anche di risultati: contro la Fiorentina (e non solo), l’Inter si è dimostrata una squadra fragile, poco compatta. C’è ancora bisogno di tanto lavoro.
Una linea difensiva che non fa dormire sogni tranquilli a nessuno, molto meglio dal centrocampo in poi: fondamentale il recupero fisico e psicologico di Guarin, uno dei migliori d’Europa nell’abbinare quantità e qualità. Gli arrivi di gennaio hanno avuto subito un buon impatto: Santon, Shaqiri e Brozovic ci hanno messo davvero poco a diventare colonne portanti della squadra. Al centro del progetto del Mancio, ovviamente, anche Kovacic e Icardi: un momento un po’ altalenante per il primo, indispensabile il secondo.

L’UOMO CHIAVE – Esatto, indispensabile. Mauro Icardi, classe ’93 che si fa spazio fra i giganti Tevez e Higuain nella corsa al titolo di capocannoniere. Trasforma in oro tutto quello che gli capita fra i piedi, evidenziando un fiuto del gol che appartiene solo ai più forti. Si tratta di uno dei migliori attaccanti in circolazione, nonostante la giovane età; e infatti è già nel mirino dei ricchissimi club europei. Per l’Inter sarà davvero dura.
Da non sottovalutare il momento di Fredy Guarin, capace di far gol anche da casa sua con quella bomba ad orologeria che nasconde nel piede destro. Attenzione anche a Xherdan Shaqiri, lo svizzero dal cambio di passo fulminante.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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