BABY FENOMENI – Guido Carrillo, l’uomo in più dell’Estudiantes

Juan Sebastian Veron non è stato un semplice giocatore di calcio, ma un’istituzione vivente. Pelé lo ha inserito nella lista FIFA 100, che racchiude i nomi dei migliori calciatori viventi della storia, Gianni Alemanno gli ha consegnato il premio Lazialità ai tempi della sua permanenza biancoceleste: due episodi pescati a caso per far comprendere che quando nel 2014 La Bruja sfila dal braccio la fascia di capitano dell’Estudiantes per diventarne presidente, un successore non sembrava esistere. Eppure nessuno fiatò quando il grado passò a Guido Carrillo. Perché? Perché il talento non segue l’età.

Biografia&Caratteristiche

Il nome dell’attaccante del Pincha è legato a quello del club da sempre. Nato a Magdalena il 25 maggio 1991, Carrillo nasce tifoso dell’Estudiantes e ne diventa tesserato dall’età adolescenziale. Nel 2010 arriva il debutto in prima squadra, ma inizialmente dovrà fare i conti con la presenza di mostri sacri e dell’attuale azzurro Duvan Zapata. L’esplosione, quindi, è lenta ma efficace: mister Mauricio Pellegrino ha fiducia nelle sue doti e l’attaccante restituisce guadagnandosi una maglia da titolare a suon di reti. E’ lo stesso Veron a considerarlo il giusto nome per la fascia da capitano, nonostante 23 anni ed un’eredità così pesante sembrassero impossibili da far conciliare. Carrillo svolge il mestiere centravanti a 360°: grande senso del goal, ottimo gioco aereo e buona agilità, che gli consentono di svariare su tutto il fronte offensivo, non disdegnando nemmeno di tornare indietro a dare una mano ai compagni. Alto 1,85 cm e forte fisicamente, l’attaccante biancorosso non è vincolato dal fisico possente: corre molto ed ha un’invidiabile progressione, senza dimenticare il gioco di sponda per i compagni. Inutile menzionare ciò che la fascia di capitano abbondantemente suggerisce: l’argentino è un leader innato, che spesso e volentieri ha cambiato volto alle partite e non ha temuto di presentarsi davanti al dischetto nelle occasioni più delicate.

Notizie dal futuro

Le sue ottime prestazioni, che stanno diventando frequenti soprattutto in Coppa Libertadores, hanno portato più di qualche club a puntarvi gli occhi: Benfica ed Olympique Marsiglia pare si siano già mosse. Tuttavia l’attaccamento del giocatore alla maglia del club di La Plata è veramente forte, ragion per cui non meraviglierebbero eventuali rifiuti. Sergio Aguero lo ha richiamato più volte a volare in Europa: forse è il momento di rispondergli.

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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