L’esordio in MLS è vicino. Sebastian Giovinco è pronto ad iniziare la nuova avventura al Toronto FC, contro il Vancouver: “C’è stato un momento in cui la Juve mi ha fatto capire che se fossi rimasto sarei stato un po’ di peso – ha detto l’ex fantasista bianconero al ‘Corriere dello Sport’ –. E io non voglio essere un peso per nessuno. Si è trovato il modo e sono andato via. Fosse stato per me, avevo fatto già tutto per luglio a contratto scaduto. E tutto alla luce del sole, seguendo le regole”.
QUESTIONE DI TIFO – “Penso che la Juventus abbia ormai vinto lo scudetto dopo il pareggio di Roma – continua Giovinco –, ma non tifo per i bianconeri. Sono felice per i miei compagni e per i tifosi se la Juve vince. Tifare però è un’altra cosa”.
CHE BELLO! – Giovinco, poi, parla di questi primi mesi in Canada: “Sono molto contento. Qui è tutto molto bello, almeno finora: società, tifosi, città. Toronto è davvero fantastica, una New York più piccola. L’accoglienza è stata straordinaria. Inutile negare l’aspetto economico. Ma io avevo già maturato dentro di me l’idea di andare via dall’Italia. E l’America affascina tutti”.
PAROLE AL VELENO – La sua esperienza in bianconero non è stata delle più felici. Infatti, il rapporto con i tifosi non è mai sbocciato per davvero. Colpa anche dell’elevato prezzo pagato per il suo riscatto: “Un calciatore non può andare in campo pensando a quanto guadagna, a quanto è costato – precisa Giovinco –. E poi non mi sono venduto io al Parma per poi ricomprarmi alla Juve. Ha scelto la società. Dunque il problema non può essere mio. E non può condizionarmi. Io alla Juve ho vinto due scudetti e un Supercoppa. E non sono stato a guardare. Poi sentivo dire che giocavo male, ma a me non sembra”.
GRAZIE CONTE – Ma, senza dubbio, Giovinco è rimasto legato ad Antonio Conte: “L’ho sentito, abbiamo parlato in quei giorni. Se io sono tornato alla Juve lo devo solo a Conte – rivela –, diversamente non mi avrebbero ripreso. E, badate bene, non è che mi facesse un favore. A Conte interessa vincere e io giocavo se lui era convinto che potevo farlo vincere. Nulla mi vieterà di sperare nella chiamata azzurra, ma quando ci siamo sentiti gli ho anche detto che avrei capito se si fosse trovato a fare scelte diverse”.
PRESENTE – Infine, Giovinco parla del nuovo campionato, la MLS: “Chi la vince? Los Angeles Galaxy su tutti, con le due di New York, City e Red Bull. Però io dico che a Toronto possiamo divertirci. Siamo una squadra giovane, può essere un handicap ma diventare anche un vantaggio. Vediamo. Magari non subito, ma in due anni si può costruire qualcosa di grande”.
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