18 maggio 2014.
Fiorentina e Torino sono sul 2-2. Gigliati due volte in vantaggio e due volte raggiunti. Il Toro non vince a Firenze dal 1976, e una vittoria quel giorno significherebbe ritorno in Europa, non dalla porta principale ma comunque Europa, dopo vent’anni d’assenza.
Nel finale di una gara bella ed altalenante, gli ospiti si guadagnano un rigore: dal dischetto va, ovviamente, Alessio Cerci, uomo simbolo e fino a quel momento migliore in campo forse di tutta la stagione granata.
Quarto minuto di recupero della ripresa: rincorsa, tiro, parato. Ovviamente.
Si chiude lì, con le lacrime di Cerci e il Parma festante che soffia il posto europeo al Torino.
GRAZIE AL PARMA – In realtà gli unici ad andare in Europa saranno gli uomini simbolo della stagione granata: Alessio Cerci, all’Atletico Madrid di Simeone, e Ciro Immobile, al Borussia Dortmund di Klopp.
E ci va pure il Torino, perché il Parma a quell’Europa League non riesce ad iscriversi per motivi burocratici (che apriranno la stagione dei tormenti crociati fino al punto di non ritorno di oggi) e i granata saranno ripescati.
Una squadra che vende i suoi pezzi migliori e che in Europa manca da un ventennio. La solita bella favola che si concluderà al girone.
E invece no, perché a marzo ormai cominciato, tra le migliori sedici del continente il nome del Torino figura ancora.
Non figura, invece, quello di Alessio Cerci: da fantasma all’Atletico a ‘caso’ nel Milan senza coppe.
C’è ancora Immobile, si, che da ex granata proverà ancora a fare lo scherzetto alla Juve al piano superiore.
IMPRESA BASCA – La stagione del Toro non parte al meglio: squadra con tanti elementi nuovi, doppio impegno che porta molte difficoltà, obiettivi poco chiari.
In campionato avvio stentato, in Europa League il Cuore Toro, invece, si vede tutto. Girone superato da seconda, sorteggio difficile, è vero, ma non si ha nulla da perdere.
Pescato l’Athletic Bilbao; a Napoli se ne ricordano perché qualche mese prima li avevano sbattuti fuori dalla Champions. Sarà impossibile, si pensa. Sulla carta sono più forti, poi quel ritorno al San Mamès…
2-2 all’Olimpico (come a Firenze nell’ultima giornata del campionato precedente), ed evidentemente quel risultato porta bene: la gara di ritorno a Bilbao è fantastica, con 5 gol, quello di Darmian decisivo che regala la vittoria.
Come se non bastasse l’accesso agli ottavi, anche la vittoria sul Napoli che li riporta in piena lotta per la zona europea e certifica l’ottimo lavoro di Ventura.
Dalle lacrime di Cerci a quelle – di gioia – dei tifosi granata al San Mamès: le favole che non t’aspetti e che hanno sempre un lieto fine.
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