CRUDELIA DEGOL -Secondo posto, obiettivo possibile

NAPOLI SASSUOLO

 

“Sapevamo l’importanza di questa partita, felice per il gol e per i 3 punti”Duvan Zapata

Alzate il Sipario, il Napoli va in scena. La corsa al secondo posto è piena di insidie ma gli atleti hanno gambe e fiato. Non è impossibile ed è obbligatorio crederci.

Scenario idilliaco per un orario anomalo, appuntamento alle 19,00, per condividere la propria passione.

Il San Paolo abbraccia per la prima volta il suo ex Capitano e lo fa nei migliori dei modi.

Striscioni, cori, applausi per salutare un figlio di Napoli, Paolo Cannavaro.

“Bentornato a casa Capitano” sventola dalla Curva B per tutta la partita.

Emozione, agitazione o dono d’amore? L’ex Capitano azzurro lascia il campo per un presunto infortunio muscolare. Dagli spalti uno scrosciante applauso lo accompagna, mai controcuore vero Paolo? Come si può dare tutto, se quel tutto è contro la tua fede?

Elisa non appoggia il coro per Cannavaro :‘Il legame che lo unisce a questa terra, resta imprescindibile. Ma non è giusto nei confronti di Marek Hamsik, lui è il nostro Capitano. Già deve affrontare situazioni non piacevoli, non è il modo per ripagarlo inneggiando ad un solo Capitano, che stasera, indossa un’altra maglia.”

Elisa è nella mia testa, 24h su 24h. La mia stima nei confronti di Marek Hamsik è ormai cosa detta e ridetta, sottolinearla sarebbe da stolti. Eppure, il mio Capitano, stasera indossava la maglia numero 17.

Una cornice di pubblico ringrazia il Presidente De Laurentiis per i costi popolari.

Non cosi felici gli irriducibili, ancor meno gli abbonati.

Un nome però li accomuna, Duvan Zapata.

“Il rapporto minuti giocati/gol è impressionante” sottolinea Francesca, tornata in curva dopo mesi di assenza. “Se lo si facesse giocare più spesso potrebbe svanire la magia”

Possibilità di scelta, ne ha eccome, Mister Benitez.

Il ritorno di Insigne, che durante la partita era a bordo campo, è un segnale importante per questa squadra.

“Sperando che si accomodi in panchina Callejon, per un pò, viste le sue prestazioni mediocri” Sara non lo regge più “Da quando è stato convocato con la Nazionale Spagnola è peggiorato. Secondo me, in campo, c’è il fratello gemello”

Prestazione in crescita quella del Napoli contro il Sassuolo.

Da un primo tempo sottotono ad una ripresa, che ha regalato due esultanze, ai cinquemila del San Paolo.

Ed una beatificazione per Andujar, da parte di Ivana. “Abbiamo un portiere. Per la prima volta abbiamo giocato in 11.”

Non sarà di certo la reincarnazione di Casillias ai tempi d’oro, neppure Neuer in veste azzurra.

Sta di fatto che Andujar è una certezza, non solo per la nostra porta, ma per la difesa.

Dirige come un maestro, urla ed imposta.

“E para, come ha fatto stasera” sentenzia ancora Ivana, in preda all’euforia.

Portiere, difesa ed attacco ed a centrocampo, uno solo che vale per cento. Mostruoso ed onnipresente Walter Gargano. Accantonate le critiche, nessuna replica verbale ma lavoro ed il campo gli ha dato il riconoscimento che merita.

Standing ovation alle sue giocate, al pressing asfissiante, alla corsa indomabile.

Merita il sostegno del popolo azzurro, merita quella maglia, merita rispetto, innanzitutto.

Non si può dire lo stesso di DeGuzman, che ha dalla sua soltanto Tonia. Lo difende anche stasera, che per l’ennesima volta, arriva tardi all’appuntamento con la porta.

Arriveranno tempi migliori, per lui, forse.

E nel lasso di tempo che intercorre, tra il forse ed il può darsi. Il Napoli si avvicina al secondo posto, con il guizzo di un felino.

Duvan Zapata regala una giocata di forza e pressione. Marek Hamsik, il nostro Capitano, in quel gol ritrova se stesso. Un urlo liberatorio ed un omaggio a chi, nonostante tutto e tutti, resta al suo fianco.

Si puntano degli obiettivi, ci si concentra per raggiungerli e si combatte per afferrarli.

Non abbiamo bisogno di null’altro, che non sia la certezza assoluta, di poterci riuscire.

La Juventus, per presunzione ed arroganza, non può concedersi il lusso di lasciare i 3 punti alla seconda in classifica, nello scontro del prossimo fine settimana.

Il Napoli per caparbietà e concretezza, non può concedersi il lusso di non agguantare i 3 punti contro il Torino.

Si può fare, si deve fare.

E peccando di presunzione, anche vincere l’Europa League si può fare.

Che sia Coppa o Campionato, il traguardo da raggiungere è possibile, concreto.

Lavoro, duro lavoro e fiducia, nei propri mezzi e nelle proprie potenzialità.

di Anna Ciccarelli

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