Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Alessandro Lucarelli ha sfogato tutta la propria rabbia in merito alla difficile vicenda del Parma: “Far fallire la società vorrebbe dire mandare a casa ben duecento famiglie che lavorano per il Parma. Io penso ai dipendenti che dovrebbero prendere 1000 euro al mese. Noi chiederemo un’istanza di fallimento direttamente, e occorre accelerare per poter salvare almeno la categoria. Lega e Federcalcio hanno enormi responsabilità, e si sono presentati soltanto venerdì per vedere come stavano le cose, ma prima dov’erano? Perché nessuno ha controllato e com’è possibile che il Parma abbia tesserato più di duecento giocatori? Abbiamo subito due cambi di proprietà a un solo euro, e non me lo spiego“.
“Ora ci interessa capire se l’interesse della FIGC e della Lega è volto a salvaguardare il futuro del Parma o quello del loro campionato. La mia impressione è che non facciano altro che preoccuparsi della regolarità del torneo, e poco importa della società. Noi non garantiamo niente a nessuno, e se non ci dovessimo sentire tutelati siamo anche pronti a non giocare affatto. Magari entriamo e poi usciamo dopo dieci minuti”.
“Ghirardi ci disse che lo avremmo ringraziato per aver venduto a Taçi, e gli mando un grazie da parte di tutta la squadra. Ma com’è possibile che una società con 1000 euro di capitale e una da 7500 possano comprare una squadra di serie A?”.