Questa storia comincia con una premessa: di Mudo il calcio argentino ne ha uno ed è insuperabile per almeno un milione di motivi. Si chiama Juan Roman Riquelme e sarà sempre lui a venire in mente quando si userà questo soprannome. Il futbol albiceleste, tuttavia, ci ha abituati ad interessanti incroci e scoperte di brillanti talenti, magari per un po’ tenuti in sordina, e se è questo il filo rosso che collega Riquelme a Franco Vazquez, allora ci concediamo di chiamare anche lui con il soprannome dell’eroe xeineze. L’attuale giocatore del Palermo sta finalmente mostrando agli occhi dell’Europa la qualità di alto spessore di cui è dotato: con ogni probabilità il prossimo anno la sua dimora sarà lontano dalla città siciliana. Magari si sposterà nella terra del suo idolo, un tale Diego Armando Maradona. Zamparini, presidente del Palermo, smentisce l’interesse azzurro e, tra una parola e l’altra, spara la cifra di 25 mln per portarlo via dal club. I buoni rapporti tra i rosanero ed il Napoli tuttavia fanno ben sperare e rimando il discorso a giugno. Nel frattempo conosciamo un po’ meglio l’oggetto della discussione.
CARATTERISTICHE – Spesso e volentieri l’ex Belgrano è stato paragonato al connazionale Javier Pastore per la buona tecnica di base, tuttavia Vazquez ha sempre cercato di svincolarsi da ogni accostamento. Trequartista dal sinistro gentile, il giocatore è una pietra preziosa per la squadra poiché è dotato di una spiccata intelligenza tattica ed una grande duttilità: oltre al suo naturale ruolo, riesce a muoversi bene anche come esterno o seconda punta nonché mezza. In patria la sua posizione in campo verrebbe sintetizzata con la definizione di “enganche” piuttosto fine ed elegante nei movimenti, ma non va trascurata la sua abilità nel tiro che lo rende un rifinitore molto capace ed assist-man d’eccellenza.
BIOGRAFIA – Nato a Cordoba nell’89, nel 2003 entra nella cantera del Barrio Parque, restandovi fino al 2005 quando a prelevarlo sarà il Belgrano. Nonostante Vazquez sia un dichiarato tifoso del Velez, ha sempre sostenuto di essere molto legato a Los Piratas per la crescita che gli hanno consentito di ottenere. Il suo destino però si chiama chiaramente Italia: nel 2008 rischia di vestire la maglia del Parma ma a causa di alcuni disguidi resterà in patria fin quando a farsi avanti sarà il Palermo nel 2011. Per circa 4 milioni arriva nel Belpaese, tuttavia nell’anno successivo viene girato in prestito al Rayo Vallecano. Solo un anno di permanenza “a farsi le ossa” prima di tornare al servizio dei siciliani. Il resto è storia nota: quest’anno più che mai l’argentino sta dimostrando il suo talento e le voci di mercato cominciano ad intensificarsi. “Napoli per me è speciale: ci ha giocato Diego ed è stata la squadra contro la quale ho esordito in A”, queste le sue dichiarazioni. Ben presto, magari, potrebbe aggiungervi una terza motivazione alle due sopracitate. E non è nemmeno il caso di dirvi quale.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)