David Lopez, centrocampista del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ‘Radio Marca Barcelona e La Grada‘: “Mi sarebbe piaciuto restare all’Espanyol un’altra stagione, ma il club aveva bisogno di questa cessione ed ho avuto l’opportunità di trovarmi in un club tra i migliori d’Europa. Era difficile dire di no: ci abbiamo guadagnato tutti e lo rifarei.
Sul rapporto con i tifosi dell’Espanyol – “Spero di tornare, un giorno, al club Perico, avrei voluto salutare i tifosi sul campo ma l’operazione col Napoli si è chiusa in un fine settimana ed ho dovuto volare subito verso l’Italia per le visite mediche”.
I primi mesi azzurri – “Ho cinque anni di contratto e voglio godermi questa nuova realtà. Abbiamo vinto la Supercoppa contro la Juventus, che ha un fatturato di gran lunga superiore al nostro, ed ho giocato anche in Europa. Sono esperienze che ti fanno maturare”.
Il legame con l’Espanyol – “Lo seguo tanto e ne parlo spesso con Callejon, che ha un grande ricordo della sua tappa a Barcellona. Mi auguro possa far bene in Coppa del Re: anche il Napoli è arrivato in semifinale, spero che entrambi i club riescano a qualificarsi alla finalissima”.
Il grande rendimento partenopeo – “Non mi posso lamentare, ma non è stato semplice. Sono arrivato in un momento complesso, con la squadra eliminata in Champions ed i risultati in Serie A erano negativi. I tifosi, inoltre, attendevano un grande acquisto nel mio ruolo, si è parlato tanto di Mascherano. Ho dovuto lottare contro le critiche e sono andato avanti soprattutto grazie al sostegno di Andrea, mia moglie, che è stata al mio fianco. Adesso va tutto molto meglio”.
L’adattamento immediato all’Italia – “I miei compagni sono stati di grande aiuto per integrarmi nel club ed in questa fantastica città. Poi nello spogliatoio si parla in spagnolo, questo ci ha aiutato. Abbiamo a disposizione un professore d’italiano che ci obbliga a parlare nella lingua del Bel Paese durante gli atti pubblici, ma in privato utilizziamo il castigliano. Benitez, invece, durante i suoi discorsi al gruppo si esprime sempre in italiano. In ogni caso sono felicissimo: adoro la città e la sua gastronomia. Dall’antipasto al dolce, mi piace tutto!”.
Il San Paolo – “L’ambiente è unico e bisogna viverlo. A Napoli si vive per il calcio. E’ passione pura. Abbiamo una tifoseria incredibile, anche nello stadio più lontano del nord ci troviamo nostri tifosi. E’ sublime”.
Futuro in Nazionale – “Ci vorrà tempo. E’ il sogno di tutti e l’ho visto poco fa con Callejon. Non è una priorità, comunque: lavoro a Napoli e voglio arrivare in alto con il mio club. Nella mia posizione ci sono calciatori fortissimi nella Spagna, sarà dura vestire la Roja ma lotterò per riuscirci”.
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