GLI AVVERSARI – Box to box

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ALLENATORE – Più o meno lo stesso destino di Allegri, ma parliamo ovviamente di quote ben diverse. Andrea Stramaccioni è arrivato a Udine in punta di piedi, sfruttando in maniera eccellente il lavoro di Guidolin, per poi, gradualmente, dare un’impronta alla squadra sempre più simile alla sua idea di calcio. L’Udinese di stampo Strama è una squadra che segna poco e fa segnare poco. Difficile da affrontare per chiunque, insomma. E lo ha dimostrato in Coppa Italia, proprio al San Paolo. Ma per maggiori informazioni, chiedere anche alla Juventus.

 

 

ROSA

PORTIERI:

Simone SCUFFET, Orestis KARNEZIS, Alex MERET.

DIFENSORI:

Molla WAGUE, Larangeira DANILO, Maurizio DOMIZZI, Igor BUBNJIC, Thomas HEURTAUX.

CENTROCAMPISTI:

Marques Loureiro ALLAN, Emmanuel Agyeman BADU, Bruno FERNANDES, Dos Santos GUILHERME, Charles OTTO, Alves JADSON, Giovanni PASQUALE, Silvan WIDMER, Panagiotis KONE, Gabriel SILVA, Giampiero PINZI, Ivan PIRIS.

ATTACCANTI:

Perica STIPE, Antonio DI NATALE, Alexis ZAPATA, Cyrill THEREAU, Geijo PAZOS, Sebastian AGUIRRE, Santana DE OLIVEIRA.

 

Allenatore: Andrea STRAMACCIONI

 

 

COME GIOCA – 3-5-2

Karnezis; Heurtaux, Danilo, Domizzi (Piris); Widmer, Allan, Guilherme, Badu, Gabriel Silva; Thereau (Fernandes), Di Natale.

Scordatevi l’Udinese spettacolo degli anni belli di Guidolin. Quella di Stramaccioni è una squadra quadrata, che sa sempre cosa fare in campo. Schierata sempre in maniera tatticamente perfetta: chiude bene gli spazi ed è sempre pronta a trovare il varco giusto per ripartire, grazie alla velocità degli esterni e alla dinamicità dei centrocampisti. Ribaltare l’azione: è questo il life motive di questa Udinese. Ed è proprio il centrocampo il fulcro del gioco: l’abilità di Allan di trasformare l’azione da difensiva a offensiva è disarmante. Ecco, uno dei grandi meriti di Stramaccioni è quello di aver valorizzato Allan, ormai punto chiave dello scacchiere. Da sottolineare anche la grande capacità del tecnico di leggere l’andamento della gara e adattarsi alle dinamiche degli avversari. Non ci sarà Totò Di Natale, che sembra soffrire di uno stranissimo mal di San Paolo. In attacco, dunque, spazio a Thereau, voluto fortemente da Stramaccioni e che è riuscito a ritagliarsi un importante spazio nelle gerarchie.

 

 

L’UOMO CHIAVE – Con Di Natale out, è Bruno Fernandes ad essere il pericolo maggiore fra le fila friulane. Il portoghese, classe ’94, ha classe e talento da vendere. Imprevedibile, dotato di grande tecnica e rapidità: giocatore importante per l’equilibrio della squadra, perché tiene bene la posizione ed è sempre pronto ad appoggiare l’azione offensiva. Il classico centrocampista che gli inglesi chiamerebbero ‘box-to-box midfielders‘.

 

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

 

 

 

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