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Stramaccioni: “Attacco del Napoli straordinario, troveremo un ambiente caldissimo. Higuain letale”

 

Andrea Stramaccioni ha parlato alla vigilia del match di campionato tra Napoli e Udinese. Ecco quanto riporta Udinese.it:

L’obiettivo è confermare le prestazioni recenti?

“Credo che sarà una partita molto diversa da quella di Coppa Italia, perché il Napoli è la squadra che ha fatto più punti e gol nel 2015. Troveremo un ambiente caldissimo, viste anche le difficoltà della Roma e la lotta riaperta al secondo posto. Sappiamo di dover confermare le grandi prestazioni fatte ultimamente per poter mettere in difficoltà il Napoli”.

Cosa la preoccupa di più del Napoli?

“L’attacco del Napoli è straordinario; forse il più attrezzato del campionato, soprattutto in casa. Rispetto allo scorso anno, il Napoli ha affinato la capacità di saper ripartire e aspettare il momento giusto, essendo anche meno arrembante. Abbiamo avuto una preview di quello che ci aspetta in Coppa Italia. Loro faranno la partita ma noi dovremo essere bravi a metterci l’intensità giusta”.

Dopo l’ottima prestazione contro la Juventus, domenica c’è la possibilità di dimostrare che l’Udinese è in crescita e può giocarsela con tutte.

Io vedo un’Udinese cresciuta e dobbiamo andare a giocarcela con le nostre caratteristiche. L’unico rammarico è di non aver recuperato nessuno. Esclusi i portieri, andremo via in quindici. Ho fatto i complimenti ai ragazzi martedì quando abbiamo riparlato della Juventus, ma ho detto loro di non volerne più sentir parlare, perché quel che resta è il punto. Ora dobbiamo pensare alle partite successive, a cominciare dal Napoli. Noi non la vediamo con la loro ottica, perché loro hanno obiettivi palesemente diversi dai nostri. “.

Passo dopo passo si vede che il progetto sta prendendo forma, è soddisfatto?

“L’allenatore deve avere equilibrio nei momenti negativi come in quelli positivi. L’Udinese sta crescendo a livello di individui, ma soprattutto di squadra. Quando parlo di progetto, intendo che si va ad aumentare anche il valore dei singoli giocatori. Io sono qui per ambizione, non mi nascondo. Il progetto era ed è quello di gettare le basi nel primo anno e poi consolidarlo in futuro. Dobbiamo cercare di salvarci il prima possibile per poi costruire qualcosa di buono l’anno prossimo”.

Higuain è l’attaccante più forte della serie A?

“E’ sicuramente quello più letale negli ultimi 16 metri. Anche contro l’Inter in Coppa ha fatto un gol straordinario. E’ un grande campione e il Napoli ha fatto bene a puntare su di lui”.

Possibilità di vedere la difesa a 4?

“Benitez già difficilmente sbaglia la lettura degli avversari; non vorrei dare vantaggi a lui, anche se il Napoli è la squadra in Italia che forse si interessa meno della dislocazione dei giocatori avversari, perché ha una forte identità. L’Udinese ha un suo DNA che non ha cambiato nemmeno contro Roma e Juventus. Abbiamo ancora tanto da migliorare, ma l’identità deve restare salda”.

Ci vorrà bravura negli inserimenti senza palla, è d’accordo?

“In Coppa Italia abbiamo spesso messo in difficoltà il Napoli con gli inserimenti dei centrocampisti, perché sono spesso fuori dal radar dei difensori centrali. Il Napoli spesso attacca con 6 giocatori e noi dovremo essere bravi a ‘fargliela pagare’, pungendoli in contropiede cercando di essere concreti”.

Impressioni su Perica?

“E’ un giovane di 19 anni nell’orbita del Chelsea. E’ una prima punta atipica, perché possiede buona capacità di attaccare lo spazio. Non vorrei caricarlo di pressione; dobbiamo dargli tempo di capire il calcio italiano”.

Widmer può essere catalogato in quella serie di esterni che possono fare la differenza nella fase propositiva?

“Non amo elogiare i miei singoli. Spero che a San Paolo arrivi sul fondo il più possibile. Credo che la crescita del gruppo passi sempre da grandi crescite individuali, come successo ad Allan, ma ogni giocatore può aumentare le sue prestazioni individuali solo grazie alle buone prestazioni di squadra, ed è questo che ci interessa”.

Quale giocatore toglierebbe al Napoli?

“Rispondo con una battuta: toglierei il portiere, senza metterne un altro”.

 

Mario D'Amiano

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